"Ciò che avevamo da dire lo abbiamo
scritto nel ricorso in appello appena depositato. A nostro
parere ci furono crudeltà, efferatezza e premeditazione.
Chiediamo l'ergastolo. Riteniamo che quella sia la pena
adeguata: parlano i fatti". A spiegarlo è il procuratore di
Busto Arsizio, Carlo Nocerino, dopo aver presentato ricorso in
appello contro la condanna a 30 anni di Davide Fontana per
l'omicidio della 26enne Carol Maltesi.
Il cardine dell'impugnazione verte sul riconoscimento delle
tre aggravanti escluse in primo grado, in particolare quelle
della crudeltà e della premeditazione. La vittima fu presa a
martellate, sgozzata e il suo corpo fatto a pezzi e tenuto per
quasi due mesi in un congelatore. Solo a fine marzo dell'anno
scorso l'omicida si liberò dei resti della vittima gettandoli in
una discarica a cielo aperto nel bresciano.
Il bancario confessò l'omicidio poco dopo. I famigliari della
26enne si erano detti offesi dalla prima condanna a 30 anni
pronunciata dalla Corte d'Assise presieduta da Giuseppe Fazio
chiedendo giustizia.
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