In un teatro Dal Verme di Milano
completamente vuoto, a parte l'orchestra dei Pomeriggi Musicali
e il direttore James Feddeck, giovedì 18 marzo sarà eseguita in
prima assoluta 'Sinfonia', brano che i Pomeriggi hanno
commissionato a Marco Tutino.
Il pubblico potrà vederla in streaming, unico spettatore in
sala sarà lo stesso compositore - che ha firmato opere per
teatri come la Scala e la San Francisco Opera ed è stato negli
anni sovrintendente del Regio di Torino e del Comunale di
Bologna.
"Sono curioso dell'effetto di essere l'unico spettatore. Ho
scritto Sinfonia prima della crisi sanitaria e quindi non ha
sofferto dell'angoscia di scrivere in clausura" dice all'ANSA,
aggiungendo che se avesse saputo che sarebbe stato eseguito solo
per il pubblico web il brano sarebbe diverso. "Credo che avrei
cercato di essere più energico. di usare altri mezzi
d'espressione per un pubblico che ha un deficit di emozionalità,
seduto davanti allo schermo. Avrei cercato di lanciare ponti per
superare questa barriera del digitale che allontana".
Senza pubblico "non so quanto resisteremo" osserva anche se
sulla proposta di vaccinare prima gli artisti che fanno
spettacolo dal vivo, lanciata fra gli altri da Anfols e dal
sovrintendente della Scala, è scettico. "Questo presuppone che
il mondo del teatro dal vivo sia visto come necessario e la cosa
non mi pare sia vera. E' l'ultimo dei pensieri - conclude - ma
abbiamo lasciato anche noi che accadesse. Dovevamo pensarci
rendendoci necessari con un rapporto con il pubblico meno altero
e snobistico".
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