Il malessere della Sampdoria ha una radice profonda (23 sconfitte su 33 partite nel 2022, nessuno ha fatto peggio) ma sta esplodendo oggi nella sua complessità perché l'ennesimo ko di questo campionato (terzo consecutivo, questa volta a Torino) ha confermato che il destino sembra segnato.
Dopo questo primo scorcio di stagione c'è bisogno di una scossa fortissima: "Col Lecce sarà la partita della vita", ha detto Stankovic che dovrà restare in tribuna sabato al Ferraris dopo l'espulsione col Torino.
Appunto, servirebbero tre punti per avvicinarsi alla lunga
pausa con un morale leggermente tonificato e la consapevolezza
che la salvezza potrebbe riaprirsi a gennaio. Stankovic ha detto
di essere disponibile anche a fare un passo indietro ma il
problema va oltre la seconda guida tecnica di questo 2022 dopo
l'esonero di Marco Giampaolo. Anche se il tecnico serbo non ha
convinto nelle ultime partite con continui cambiamenti tattici e
scommesse dal primo minuto, vedi Yepes, che non sono ancora
pronti per il palcoscenico della serie A.
Ci sono limiti evidenti di una rosa incompleta per colpa di
un mercato fatto necessariamente al risparmio per fare cassa. I
sei gol segnati finora in 14 partite sono lo spot di questa
difficoltà cronica: nei cinque maggiori campionati europei
nessuno ha fatto peggio. Dunque mercato con zero euro da
investire aspettando una svolta societaria che non si è
minimamente palesata nell'ultimo anno con l'unica presenza dello
sceicco Al Thani che deve dare un segnale concreto col deposito
dei 40 milioni sul conto a garanzia. Senza questi, non si può
andare avanti.
La sensazione è quella che si sia arrivati ad un punto
decisivo di questa operazione che si trascina tra annunci e
smentite ormai da un paio di mesi abbondanti. Metà novembre può
essere la deadline per capire se l'interessamento potrà tradursi
realmente nell'acquisto del club.
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