Si allarga l'inchiesta della guardia di finanza che ha portato all'arresto del direttore provinciale dell'Agenzia delle entrate di Genova, Walter Pardini, e di tre consulenti della società Securpol, tutti accusati di corruzione.
Al vaglio degli investigatori, coordinati dai pm Vittorio Ranieri Miniati e Massimo Terrile, c'è la posizione di Cesare Carbone, proprietario del noto ristorante di Recco "Manuelina", locale dove i quattro sono finiti in manette lunedì sera.
Carbone, è emerso dall'inchiesta, quella sera avrebbe preso una busta con 2.500 euro dal commercialista Stefano Quaglia (indagato) che si era accorto della presenza dei finanzieri. Gli inquirenti si chiedono se Carbone sapesse che cosa conteneva la busta. Sotto la lente degli inquirenti anche la posizione di alcuni dipendenti dell'Agenzia delle entrate che potrebbero avere aiutato Pardini ad "agevolare" altre transazioni di altre società.
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