"La decisione di non dare seguito
al mio impegno era stata presa e programmata da tempo, ma per la
prima volta nella storia siamo stati in grado, in pochi mesi, di
costruire un impianto in relazione a diritti, risorse e modo di
esercitare per rendere esigibili questi diritti che, senza
alcuna ambizione, costituisce già la traccia fondamentale della
legge quadro sulle grandi emergenze. Forse, dopo questo
terremoto, non si dovrà, a fronte di nuove emergenze,
ricominciare daccapo": è uno dei passaggi dell'intervento che il
commissario straordinario uscente alla ricostruzione
post-terremoto, Vasco Errani, ha fatto al termine del Comitato
istituzionale che si è svolto a Norcia.
Il commissario ha rimarcato la necessità di "diffondere la
responsabilità della ricostruzione, operando nell'ambito
dell'impianto costruito, ma con la flessibilità necessaria per
aderire alle necessità dei territori".
Ha inoltre ricordato che con con gli eventi sismici di un anno
fa "l'Italia si è trovata di fronte alla più grande tragedia
degli ultimi 100 anni".
Secondo il commissario, "i protagonisti e il motore della
ricostruzione sono i territori con i loro Comuni, Province,
Regioni e comunità e qui in Umbria non ho dubbi - ha osservato -
che la ricostruzione la rifarete e la rifarete bene".
L'incarico di Errani terminerà ufficialmente il 9 settembre,
a lui subentrerai il sottosegretario all'economia Paola De
Micheli.
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