/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dopo due mesi riapre a Roma la storica pasticceria Andreotti

Dopo due mesi riapre a Roma la storica pasticceria Andreotti

Chiusa per un corto circuito. I residenti: 'Ci siete mancati'

ROMA, 27 febbraio 2025, 14:15

Simona Tagliaventi

ANSACheck
Dopo 2 mesi riapre a Roma la storica pasticceria Andreotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo 2 mesi riapre a Roma la storica pasticceria Andreotti - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Ripartiamo ancora più dolci'. E' così, con uno striscione all'entrata, che sono stati accolti i clienti della storica pasticceria Andreotti di via Ostiense, aperta dal 1931 e chiusa dal 20 dicembre dopo un incendio innescato da un corto circuito.


    "Ci siete mancati - dice un uomo anziano mentre ordina una frappa al miele di arancia e cannella - Nessuno le fa come voi le frappe, anzi, ne prendo una anche con la granella di pistacchio e pure una castagnola, ecco". Non c'è una persona che non entri in pasticceria e che non si guardi intorno come se fosse la prima volta, quando invece saranno state migliaia. Al bar, davanti a un cappuccino, c'è pure un ragazzo che avrà vent'anni, col cappellino da basket girato: "Questa via, questo quartiere, non era più lo stesso senza di voi. Io sono tanto giovane, ma quanto mi siete mancati, la mia giornata non cominciava bene senza il vostro caffè". Pure Enza annuisce: "Il vostro cappuccino è insuperabile".


    Marco Andreotti, il proprietario, stringe mani, qualcuno lo abbraccia, si congratula. Lui saluta e ringrazia tutti dell'affetto: "E' stata dura in questi mesi, mi è anche passato per la testa di non riaprire, di chiudere perché mi sembrava tutto troppo difficile da affrontare. Abbiamo buttato al macero centinaia di panettoni e quelli che si sono salvati li ho dati in beneficienza. Dopo la disperazione iniziale però ho pensato che potevamo ancora farcela, Andreotti esiste dal 1931, lo aveva aperto mio nonno, e oggi qui, dietro i banconi, ci sono anche Giammarco e Ludovica, i miei figli. E' una bottega storica, dovevamo riaprire".
    Da Andreotti è facile trovare l'anziana pensionata seduta a pochi centimetri dall'architetto Massimiliano Fuksas o dal regista Ferzan Özpetek che con la pasticceria ha avuto molte collaborazioni, lui e Marco sono ormai amici e i dolci compaiono in tanti suoi film. "Ma qui si serviva anche Giulio Andreotti, la famiglia De Sica e quella di Nino Manfredi, Ennio Morricone veniva qui tutte le domeniche. poi imprenditori importanti, politici", racconta ancora Marco, mentre continua a stringere mani quasi incredulo di fronte a tante dimostrazioni di stima.
    "Siamo riusciti a riaprire per un colpo di coda del Carnevale, ma continueremo con i fritti, i bignè di San Giuseppe, e poi Pasqua".
    Le uova di Pasqua, piccole e grandi e tutte coloratissime, rigorosamente realizzate dai pasticceri che oggi non hanno avuto un attimo di tregua, già campeggiano dietro il bancone. Le frappe vanno a ruba e anche i mignon, così come i baci lanciati da tutti i clienti che di stare senza la loro pasticceria non ne potevano più. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza