Si apre a Roma il 28 ottobre alle
17,30 con il tenore Ian Bostridge la pagina dei grandi ospiti
internazionali nell' Aula Magna della Sapienza per la stagione
dell' Istituzione Universitaria dei Concerti. Il cantante
inglese è unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori
interpreti di sempre del repertorio liederistico. Accompagnato
al pianoforte da Julius Drake, Bostridge torna alla Iuc con uno
dei suoi cavalli di battaglia, il ciclo Die Winterreise (Viaggio
d'inverno) di Franz Schubert, manifesto ed uno dei massimi esiti
della letteratura musicale romantica, sia per i temi esposti sia
per la figura archetipa del protagonista, il Wanderer
("viaggiatore"). Winterreise, composto da ventiquattro Lieder su
testi di Wilhelm Müller fu composto nel 1827, un anno prima
della morte dell'autore, e rappresenta la summa del genere,
assai diffuso nella cultura musicale germanofona. Nel libro
Schubert's Winter Journey: Anatomy of an Obsession di cui è
autore, il tenore ricorda che Winterreise, ciclo di 24 canzoni
per voce e pianoforte basato su poesie di Wilhelm Müller, ''è
un'opera d'arte indispensabile che dovrebbe far parte della
nostra esperienza comune come la poesia di Shakespeare e Dante,
i dipinti di Van Gogh e Picasso, i romanzi delle sorelle Brontë
o di Marcel Proust''. Le 24 canzoni sono in un certo senso
antesignane di tutte quelle canzoni d'amore e di perdita che
sono state la colonna sonora di generazioni di adolescenti. Il
vagabondo di Schubert intraprende un viaggio attraverso un
paesaggio invernale che lo porta a interrogarsi sulla sua
identità, sulle condizioni della sua esistenza - sociali,
politiche e metafisiche - e sul senso della vita.
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