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Vescovo Udine, 'suicidio assistito? Vita è dono, non proprietà'

Vescovo Udine, 'suicidio assistito? Vita è dono, non proprietà'

Mons. Lamba: 'Evitare sia accanimento terapeutico sia abbandono'

UDINE, 16 aprile 2025, 13:41

Redazione ANSA

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"La vita è un dono, non una proprietà: va accolta, custodita e accompagnata in ogni fase, dal concepimento al tramonto". Lo ha affermato l'arcivescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba, oggi, a margine della conferenza stampa dedicata al messaggio pasquale nel Palazzo della Curia arcivescovile, intervenendo sul dibattito relativo al fine vita e al suicidio assistito.
    "È un tema delicatissimo, che tocca persone e famiglie segnate da gravi sofferenze", ha osservato. "Per la Chiesa è fondamentale inserire nel testo legislativo punti irrinunciabili: la vita non è un prodotto né una proprietà individuale, ma un dono da vivere nella complessità delle relazioni".
    L'arcivescovo ha sottolineato l'importanza di evitare sia l'accanimento terapeutico sia l'abbandono: "Non dobbiamo accanirci per prolungare la vita a ogni costo, ma neppure considerare la vita un peso da eliminare. È necessario prendersi cura della persona sotto il profilo fisico, morale e spirituale, rispettandone sempre la dignità".
    Lamba ha inoltre evidenziato che ogni situazione è unica e richiede un dialogo attento tra il gruppo curante e il paziente: "Non esiste una scelta univoca o un modello unico. Ogni alba è diversa, come ogni tramonto: le nostre giornate, tra un'alba e un tramonto, meritano di essere vissute in pienezza, con attenzione e partecipazione personale e degli altri".
   

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