E' dedicata alla pittrice Miela
Reina, colei che fondò "La nuova arte a Trieste", la XXIV
monografia della Collana d'Arte della Fondazione CRTrieste,
presentata ieri al Ridotto del Teatro Verdi da Giorgia
Gastaldon, ricercatrice in Storia dell'Arte Contemporanea
all'Università di Roma "Tor Vergata". Il libro è stato scritto
dalla studiosa Paola Bonifacio.
Artista eclettica, sperimentatrice di varie tecniche, Maria
Francesca Reina (questo il nome di battesimo) nata nel 1935,
frequentò l'Accademia di Belle Arti a Venezia e insegnò
all'Istituto Statale d'Arte di Trieste. Nonostante la prematura
scomparsa, a soli 36 anni, Miela Reina ha segnato profondamente
la storia dell'arte italiana degli anni '50 e '60.
Cuori-bretzel, buste postali, frecce e soprattutto forbici
per il loro rimando al taglio e alla trasformazione, furono i
simboli utilizzati. L'artista infatti attribuiva al concetto di
metamorfosi e al processo creativo un atto di continua
ridefinizione. Con il pittore Enzo Cogno fondò e diresse la
galleria di tendenza "La Cavana"; nel 1964 con Caraian,
Chersicla, Cogno, Palcic e Perizi costituì il gruppo
"Raccordosei", promuovendo collettive in Fvg, a Venezia e
nell'ex Yugoslavia.
Alla presentazione sono intervenuti anche Francesco Peroni,
componente del CdA della Fondazione CRTrieste, Alessandro Del
Puppo, curatore della Collana d'Arte della Fondazione, e
l'autrice Bonifacio.
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