"La reazione europea deve essere
compatta a partire dalle Big Tech: in Europa bisogna
implementare in modo rigoroso le regolamentazioni sulle
piattaforme online americane, è arrivato il momento di stringere
ed essere più severi su questi monopoli di fatto e intervenire
anche con la leva fiscale per combattere l'elusione di tante
multinazionali americane in Europa. Queste contromisure ci
possono aiutare sia dal punto di vista negoziale che da quello
del sostegno interno alla nostra economia: limitare le
piattaforme statunitensi ci aiuterà a ricreare un mercato più
innovativo interno. Andare invece sulla risposta 'dazi contro
dazi' può servire come arma negoziale ma potrebbe avere
ripercussioni più negative per i cittadini europei". Così in una
nota l'eurodeputata ed economista del Pd Irene Tinagli.
"Trump - sottolinea ancora la dem - ha costruito una
narrazione sui dazi falsando i numeri: ha detto che ha trovato
l'economia Usa disastrosa ma negli anni di Biden è andata tutto
sommato bene. Il suo show era strutturato non tanto come una
minaccia per gli altri Paesi, quanto per il consenso interno.
Vedremo se gli americani lo appoggeranno, ci sarà incertezza sui
mercati e questo non va bene per l'economia. Trump ha una logica
ricattatoria, tra minacce e ritorsioni come può un investitore
sentirsi tranquillo?".
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