La ricerca vocale di Demetrio
Stratos (1945-1979) sarà protagonista della mostra
'Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo', in
programma a Palazzo Malagola di Ravenna dal 6 al 22 dicembre e
curata da Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi. L'archivio
dell'artista è stato acquistato a dicembre 2022 dal Comune di
Ravenna, con il cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna,
direttamente dalla vedova di Stratos, Daniela Ronconi: comprende
documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti
agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica,
materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti,
John Cage su tutti, stampe di fotografi che ne hanno immortalato
il lavoro nel corso degli anni, strumenti musicali e oggetti,
cimeli e capi d'abbigliamento, fino a libri e dischi in vinile e
manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a
quello con I Ribelli e gli Area.
L'inaugurazione sarà preceduta, lo stesso pomeriggio, da un
seminario-tavola rotonda al Museo d'arte Mar dedicato a Stratos
e dal titolo 'Il microcosmo della voce'. Sempre il Mar ospiterà
poi, la sera di sabato 16 dicembre, la proiezione del film 'La
voce Stratos' (2009) di Monica Affatato e Luciano D'Onofrio.
"La Regione sta mettendo molta attenzione agli archivi, sia
acquisendoli quando necessario sia contribuendo alla
catalogazione e digitalizzazione al fine di una disponibilità
pubblica - spiega l'assessore alla cultura Mauro Felicori -.
L'acquisizione dalla vedova dell'archivio di Demetrio Stratos è
venuta naturale, tanto più che l'opportunità si è presentata
proprio mentre contemporaneamente nasceva a Ravenna, per
iniziativa del Comune con la collaborazione della Regione, un
centro internazionale dedicato alla voce, che è stato il campo
principale delle sperimentazioni di Stratos. Un centro che
scongiura il rischio che l'archivio si copra di polvere e ne
garantisce la vitalità. Questa prima mostra ne è la prova".
Nel corso del 2024 i materiali potranno essere accessibili a
tutti coloro che ne faranno richiesta: studiosi, artisti,
curiosi, ricercatori e chiunque voglia entrare in relazione con
la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos.
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