Lucio Dalla, dieci anni dopo. Per
Gianni Morandi "Lucio c'è ancora, me lo vedo che esce da una
porticina, da una mostra, dal bar del centro". Per Cesare
Cremonini fra i luoghi che ricordano di più Lucio Dalla "ci sono
le colline, me lo immagino a Monte Donato: quando vado penso
sempre a lui che ruzzola giù per i colli, che gioca come abbiamo
fatto tutti sulle nostre colline". Per Luca Carboni, invece, il
luogo bolognese di Lucio è "piazza Cavour, con la sala giochi
dove abbiamo trascorso innumerevoli pomeriggi". Del Volo, per
Gianluca Ginoble "Dalla è la storia, la nostra massima influenza
artistica e la nostra infanzia, per Ignazio Boschetto "la prima
canzone che abbiamo conosciuto è stata proprio 'Caruso'. C'è una
musica per ogni stato d'animo, e questo è tipico di Lucio
Dalla", per Piero Barone quello a Casa Dalla con il Carlino "è
stato un giorno speciale per noi. Cantiamo 'Caruso' ovunque, in
tutti i concerti, in tutto il mondo, ma farlo qui, al suo
pianoforte è un'emozione indescrivibile". Per Mario Lavezzi,
Dalla aveva "quell'interpretazione e quella creatività tipica
del genio che mi fa capire che ho ancora molto da imparare da
Lucio". Sono alcune delle testimonianze esclusive che faranno
parte del longform video on line sui canali e sui social del
gruppo Monrif e dello speciale in regalo edicola l'1 marzo con
il Resto del Carlino.
Su quotidiano.net/luciodalla, link attivo dal primo marzo, i
contenuti inediti saranno arricchiti dall'omaggio di Piero
Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble (Il Volo) con una
versione acustica di Caruso a Casa Dalla, dalle immagini della
Casa Museo gestita dalla Fondazione Lucio Dalla e dai racconti
di chi l'ha conosciuto da vicino, dal presidente della
Fondazione Andrea Faccani al maestro Teo Ciavarella, dal suo
manager Tobia Righi all'amico Giorgio Comaschi, fino a baristi,
amici, parenti e ristoratori che l'hanno amato per il suo essere
sempre "vicino alla gente".
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