"Dalla ha lasciato degli eredi.
Questi eredi non possono trasformarsi in ereditieri.
Non c'è
niente di più ovvio, forte o naturale per la nostra città che la
casa di Dalla diventi il centro propulsore, aperto al pubblico
tutto l'anno, di iniziative nel campo della musica. Qui c'è
l'intoppo, nessuno può costringere la fondazione ad assumere
iniziative in questo senso se gli eredi non sono d'accordo".
L'ha detto, in quello che sarebbe stato il compleanno del grande
cantante bolognese, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, in
merito alle polemiche per le poche iniziative fatte in città per
ricordare Lucio Dalla.
Dal sindaco, che ha ribadito la piena disponibilità del
Comune ad aiutare l'apertura di Casa Dalla, è arrivato un invito
"ad essere all'altezza di Dalla, ed essere dei veri eredi.
Bologna ha bisogno di ricordare l'eredità che ci ha lasciato
Lucio Dalla in modo degno e in modo da parlare a tutto il nostro
Paese e all'Europa".
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