"La Sardegna è con i suoi oltre
400 ettari tra le regioni con maggiore estensione di vigneti a
piede franco, confermando il suo grande patrimonio di
biodiversità". Mariano Murru, presidente di Assoenologi
Sardegna, sottolinea con queste parole l'importanza del focus su
questa realtà al Vinitaly di Verona. La "Diffusione e
valorizzazione della viticoltura a piede franco Sardegna" è al
centro di un convegno organizzato da Laore Sardegna, in
programma il 7 aprile, alle 13:45, nello spazio istituzionale
della Regione, in collaborazione con Università di Sassari,
Assoenologi Sardegna, Ais - Associazione Italiana Sommelier.
Sono previsti gli interventi dello stesso Murru, di Marcello
Onorato per Laore, Giovanni Antonio Sechi, Sardegna Città del
Vino, Silvano Ceolin, presidente Comitato italiano per la tutela
del "piede franco", Luca Mercenaro, Università di Sassari, Mario
Fregoni, Oiv, Antonio Furesi, AisSardegna.
Attorno a questa realtà è nata una rete internazionale per il
riconoscimento Unesco delle viti coltivate a piede franco,
ovvero con radici proprie e non innestate su viti americane. "Un
grande patrimonio del sistema viticolo che va tutelato e
valorizzato - sottolinea Luca Mercenaro, del dipartimento di
Agraria dell'Università di Sassari - anche per la valenza
paesaggistica e territoriale".
Si tratta spesso di piccoli appezzamenti vitati, anche
centenari, allevati ad alberello classico, a volte appoggiati su
semplici spalliere in grado di fornire delle produzioni di
eccellenza da valorizzare e far conoscere. Per questo dal 2019
Laore ha avviato un'attività di caratterizzazione di questi
vigneti in collaborazione con il Dipartimento di Agraria
dell'Università di Sassari.
Il presidente onorario Oiv Mario Fregoni mette in rilievo
come "in Sardegna grazie alla natura sabbiosa dei terreni si
siano preservati dai danni della fillossera vecchi vigneti con
numerosi biotipi, materiale genetico importante anche per
affrontare i nuovi scenari legati ai cambiamenti climatici".
In programma una masterclass dedicata ai vini ottenuti da
vitigni Vermentino, Cannonau, Carignano, Caricagiola coltivati a
piede franco in diversi areali della Sardegna come per esempio
l'Isola di Sant'Antioco e il litorale di Badesi.
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