Il vino nelle sue diverse declinazioni: prodotto della terra, ma anche della tradizione storica e conviviale, abbinato ai cibi in base alle sue qualità, studiato per essere prodotto nel migliore dei modi, e considerato fin dall'antichità come elemento identitario di una cultura.
E' questo il principio che ispira la 57/a edizione del Premio nazionale di cultura enogastronomica "Verdicchio d'oro", in programma a Staffolo (Ancona) l'8 e 9 ottobre prossimi, che in collaborazione col Comune di Staffolo e l'Accademia Italiana di Cucina, che ha accompagnato l'iniziativa fin dal suo nascere, prevede due convegni con docenti, accademici ed esperti, finalizzati a valorizzare il vino e il territorio che lo produce.
L'iniziativa è stata illustrata oggi ad Ancona nella sede del
Consiglio regionale Marche, ente patrocinatore dell'evento, da
Luca Marconi, capo di gabinetto del presidente Dino Latini,
assieme al sindaco di Staffolo Sauro Ragni, a Sandro Marani,
coordinatore Marche dell'Accademia italiana della Cucina e a
Natale Frega, presidente della sezione Centro-Est dell'Accademia
dei Georgofili, istituzione che da oltre 250 anni promuove gli
studi di agronomia.
Prevede sabato (ore 18) il convegno accademico "Innovazione
tecnologica nel settore agroalimentare e riflessi
nell'enogastronomia" e il giorno seguente (ore 10) il convegno
"Il vino che si racconta". Vi parteciperanno, tra gli altri
(assieme a Marani e Frega), per parlare del vino in base alle
specifiche competenze, il rettore dell'Università degli Studi di
Bologna Giovanni Molari, quello dell'Università della Campania
"Luigi Vanvitelli", Gianfranco Nicoletti, il rettore
dell'Università di Perugia Maurizio Oliviero, quello
dell'Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e il
presidente nazionale dell'Accademia dei Georgofoli Massimo
Vincenzini. Tra questi saranno insigniti del Premio Verdicchio
d'Oro Molari, Nicoletti e Vincenzini.
Da quest'anno inoltre viene istituito il Premio Innovazione
per lo Sviluppo, che andrà al rettore dell'Università
dell'Aquila Edoardo Alesse. Il rettore della Politecnica delle
Marche Gian Luca Gregori riceverà invece la cittadinanza
onoraria di Staffolo. Il paesino dell'entroterra marchigiano di
2.128 abitanti - è stato sottolineato oggi - vanta una
produzione limitata ma di eccellenza di Verdicchio di Staffolo,
distribuita su 400 ettari di territorio, con 18 aziende tra
produttori e imbottigliatori, per un totale di 800mila litri di
vino prodotti annualmente, con un ricavo lordo di circa quattro
milioni e mezzo di euro.
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