"Le aziende campane hanno da sempre
investito molto sui grandi autoctoni del territorio. Il Lazio,
con un po' di ritardo, sta cominciando adesso. In questa
occasione presentiamo qui a Napoli il nostro 'Bellone', la
versione d'annata, la 2024, che si chiama Anthium e una riserva
che si chiama Radix, del 2020. Quindi potremmo fare un passaggio
fra questo nostro autoctono e gli autoctoni campani". A lanciare
un virtuale abbraccio tra le industrie vitivinicole laziali e
quelle campane è Antonio Santarelli, titolare dell'azienda
Casale del Giglio che ha presentato a Napoli le nuove annate
pronte a rafforzare le quote di mercato campane dell'azienda che
ha sede nell'Agro Pontino. "Siamo innamorati di Napoli e della
Campania - ha ribadito Santarelli - e da anni siamo presenti con
i nostri vini sul vostro mercato. Avete ottimi prodotti quindi
non è facile essere considerati in ogni luogo di ristorazione,
però pian pianino, la nostra qualità sta facendo breccia".
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