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Dazi: Assica, a rischio il terzo mercato per i salumi italiani

Dazi: Assica, a rischio il terzo mercato per i salumi italiani

Nel 2025 export made in Italy negli Usa per 265 milioni di euro

ROMA, 03 aprile 2025, 17:31

Redazione ANSA

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Dazi: Assica, a rischio il terzo mercato per i salumi italiani - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dazi: Assica, a rischio il terzo mercato per i salumi italiani - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il mercato statunitense, terza destinazione per l'export dei salumi italiani, rischia un duro colpo a causa dei nuovi dazi annunciati dal governo Trump. Nel 2024, le esportazioni di salumi verso gli Usa hanno raggiunto 20.188 tonnellate (+19,9%), per un valore di 265 milioni di euro (+20,4% rispetto al 2023). Tuttavia, l'introduzione di un ulteriore dazio del 20% potrebbe compromettere gravemente questa tendenza positiva, sottolinea l'associazione degli Industriali delle carni e dei salumi Assica. "Questo nuovo onere, rappresenta una fonte di preoccupazione per le nostre imprese.


    L'aumento dei costi per i consumatori americani avrà sicuramente una incidenza negativa" afferma Lorenzo Beretta, presidente di Assica - Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. "Se nel 2019 i dazi statunitensi colpirono solo alcune categorie di prodotti, come salami, mortadelle e alcune preparazioni cotte, oggi il provvedimento - sottolinea Beretta - coinvolge l'intera gamma, con un impatto particolarmente grave sui prosciutti crudi che sono la categoria più esportata".

   E i dazi statunitensi arrivano in un momento già critico per l'industria dei salumi italiani, che sta affrontando anche sul fronte export le difficoltà legate alla diffusione della Peste Suina Africana (Psa), come la chiusura di importanti mercati come il Giappone e la Cina e l'adozione di altre misure restrittive. "Il mercato statunitense che negli ultimi anni è quello che ha avuto un maggiore sviluppo e ha rappresentato anche un importante sbocco tra i Paesi terzi, rischia di vedere l'arresto di questa crescita, tornando ai risultati del 2022. Questa decisione del governo Usa rappresenta un ulteriore ostacolo per le nostre imprese, già messe alla prova da sfide sanitarie e commerciali" ha concluso Beretta.
   

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