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Responsabilità editoriale di Unrae
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• 1.422.628 immatricolazioni nel mese di marzo, 1° trimestre a 3.382.057 unità (-0,4%)
• Elettrificazione: Italia fanalino di coda tra i Major Market al 9,9%, leader il Regno Unito col 28,9%
• UNRAE auspica una veloce approvazione dell’emendamento sugli obiettivi europei di CO2 e interventi urgenti per la revisione della fiscalità italiana sulle auto aziendali
24 aprile 2025 - Il mercato dell’auto in Europa registra a marzo un incremento del 2,8%, con 1.422.628 immatricolazioni rispetto alle 1.383.423 dello stesso mese 2024 (ma -19,7% sul 2019). Questo riduce a un lieve calo dello 0,4% la perdita del primo trimestre - con 3.382.057 immatricolazioni - rispetto a gennaio-marzo 2024.
Andamenti estremamente differenziati nel mese fra i 5 Major Market: +23,2% la Spagna, +12,4% il Regno Unito (il miglior marzo dal 2019), +6,3% l’Italia, -3,9% e -14,5% rispettivamente Germania e Francia.
Meno ampio il divario nel trimestre: +14,1% la Spagna e +6,4% il Regno Unito, in rosso Italia, Germania e Francia, che perdono rispettivamente l’1,6%, il 4,3% e il 7,8%.
L’Italia si colloca al 3° posto in Europa per volume totale sia nel mese che nel trimestre.
Per quanto riguarda le auto “con la spina” (ECV), l’Italia resta invece fanalino di coda sia a marzo sia nel trimestre, nonostante la quota sia in crescita rispetto al 2024.
Nel mese, il 9,8% italiano (BEV 5,4% e PHEV 4,4%) è molto lontano dal 28,9% del Regno Unito (BEV 19,4% e PHEV 9,5%), dal 27,3% della Germania (BEV 16,8% e PHEV 10,5%) e dal 24,4% della Francia (BEV 19,0% e PHEV 5,4%), ma anche la Spagna fa meglio con le ECV al 14,1% (BEV 6,9% e PHEV 7,2%).
Nel totale del mercato europeo le ECV coprono il 25,5% di share: BEV al 17,1% (+2,9 punti percentuali) e PHEV all’8,4% (+1,2 p.p.).
Nel trimestre l’Italia è ultima tra i cinque mercati con una quota di ECV al 9,4% (BEV al 5,2% e PHEV al 4,2%), rispetto a: Regno Unito 29,9% (BEV 20,7% e PHEV 9,2%), Germania 26,6% (BEV 17,0% e PHEV 9,6%), Francia 23,0% (BEV 18,2% e PHEV 4,8%) e Spagna 14,2% (BEV 6,9% e PHEV 7,3%).
Nel totale del mercato europeo nel primo trimestre 2025, le ECV coprono il 24,9% di share: BEV al 17,0% (+3,8 p.p.) e PHEV al 7,9% (+0,4 p.p.).
UNRAE esprime preoccupazione per l’inasprimento delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Se da un lato, per favorire un contesto negoziale più efficace, si è registrata la parziale sospensione di 90 giorni dei dazi annunciata dagli Stati Uniti e la simmetrica sospensione delle contromisure varate dall’Unione Europea in diversi comparti produttivi, dall’altro sono stati esclusi dalla proroga proprio i dazi al 25% per il comparto automotive.
L’Associazione sottolinea che per l’automotive l’interscambio tra i 27 Paesi dell’Unione Europea e gli Stati Uniti vale complessivamente 38,9 miliardi di euro in esportazioni e 8,4 miliardi in importazioni, mentre per l’Italia il valore delle esportazioni verso gli USA si attesta a 3,4 miliardi, a fronte di appena 0,1 miliardi di importazioni, con un conseguente impatto negativo a dispetto di qualsiasi contromisura di natura tariffaria. Il rischio maggiore, tuttavia, riguarda la componentistica italiana destinata all’export verso la Germania e utilizzata nell’assemblaggio di veicoli destinati al mercato statunitense: un flusso che da solo vale 5 miliardi di euro.
UNRAE sottolinea inoltre il clima di forte incertezza per il settore dovuto alle conseguenze di una guerra commerciale transatlantica, che restano al momento difficili da stimare, ma potrebbero ripercuotersi su più fronti: dai mercati finanziari, alla crescita globale per effetto di una maggiore inflazione statunitense, fino a un calo della domanda di auto, penalizzata dall’incertezza diffusa.
Sul piano normativo, restano sotto osservazione le recenti iniziative della Commissione Europea: il Piano d’Azione per l’Automotive presentato a marzo e la proposta di decarbonizzazione delle flotte aziendali, che prevede la progressiva conversione a veicoli esclusivamente elettrici. Entrambi i dossier sono attualmente oggetto di valutazione da parte dei singoli Stati membri, che dovranno definire modalità applicative e possibili implicazioni attraverso il confronto con gli stakeholder, al fine di costruire una posizione comune che consenta all’Europa di accelerare il percorso di transizione energetica.
“UNRAE auspica che Parlamento e Consiglio Europeo possano esprimersi velocemente sull’emendamento ai Regolamenti vigenti presentato dalla Commissione Europea”, ha dichiarato il Direttore Generale Andrea Cardinali. “La proposta introdurrebbe una maggiore flessibilità per il rispetto degli obiettivi di emissione di CO₂ fissati per il 2025, consentendo di calcolare la media delle prestazioni su tre anni (2025-2027) e compensare eventuali scostamenti in uno o due anni con risultati migliorativi negli altri”. “In ambito nazionale – ha aggiunto Cardinali – l’UNRAE denuncia la mancanza di elementi strutturali necessari ad accompagnare la transizione energetica. Mancano infatti sia un piano di sostegno pluriennale alla domanda di vetture a zero e bassissime emissioni, sia un programma vincolante per il parallelo e capillare sviluppo delle infrastrutture di ricarica. Inoltre - conclude il Direttore - è sempre più urgente la revisione del regime fiscale delle auto aziendali, quale fattore abilitante per lo sviluppo della nuova mobilità. Si tratta di un comparto che, grazie al veloce tasso di ricambio dei veicoli, consentirebbe di immettere sul mercato del nuovo e dell’usato un numero consistente di vetture a zero e bassissime emissioni. Non si può continuare a sottovalutare e rinviare interventi che l’UNRAE richiede da anni per queste vetture, quali la maggiorazione di detraibilità dell’IVA e deducibilità dei costi e la riduzione del periodo di ammortamento a 3 anni”.
Sul tema delle auto aziendali, si segnala l’approvazione da parte della Camera della modifica normativa che esclude dalle nuove disposizioni sui fringe benefits i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e consegnati entro il 30 giugno 2025: un intervento temporaneo che seppur utile - sottolinea UNRAE - non risolve in modo strutturale le criticità che la nuova normativa ha creato per imprese e, soprattutto, dipendenti.
Francia – Proseguono i segni meno: marzo giù a doppia cifra (-14,5%)
Le immatricolazioni di nuove auto in Francia a marzo hanno subito un calo a doppia cifra, registrando un -14,5% con 153.842 unità contro le 180.023 dello stesso mese dello scorso anno, che portano il cumulato del primo trimestre a perdere il 7,8%, chiudendo a 410.085 vendite contro le 444.903 del primo trimestre 2024. Dal dettaglio per alimentazione, si evince per il mese di marzo una diminuzione delle vendite per le BEV del 13,9% e per le PHEV del 49,1% che portano le ECV in perdita del 25,3% con una quota che scende al 24,4%, rispettivamente al 19,0% e 5,4%. Le HEV, invece, guadagnano 18,2 p.p. e arrivano al 45,9% di share. Stesso trend nel trimestre, che archivia un calo del 20,5% per le ECV che si attestano al 23,0% di quota, derivato da un -6,6% delle BEV e -49,2% delle PHEV (rispettivamente al 18,2% e 4,8% di quota), con le HEV che invece recuperano il 47,5% e si attestano al 44,9%. Le emissioni medie di CO2 di marzo sono pari a 89,7 g/Km contro i 91,3 g/Km di marzo 2024.
Germania – Nuovo arresto per le immatricolazioni: marzo -3,9% e primo trimestre a -4,3%
Le vendite di autovetture nuove in Germania nel mese di marzo subiscono un nuovo calo: con 253.497 immatricolazioni, infatti, i volumi perdono il 3,9% rispetto alle 263.844 unità di marzo 2024 (ancora -26,6% su marzo 2019). Con questo risultato, il cumulato segna un consuntivo di 664.571 auto, il 4,3% in meno delle 694.785 vetture del primo trimestre 2024. Dal dettaglio per alimentazione, emerge un incremento a doppia cifra per le ECV (+45,7%) grazie al +65,8% delle PHEV e al +35,5% delle BEV, rispettivamente al 10,5% e 16,8% di rappresentatività nel mese, a fronte di un +11,7% delle HEV, ora al 29,5% di share. Nel trimestre, invece, le ECV (+39,9%) salgono al 26,6% di quota grazie al +38,9% delle BEV e al +41,8% delle PHEV, ora rispettivamente al 17,0% e 9,6% di share.
Regno Unito – Il miglior mese di marzo dal 2019: +12,4%
Nel Regno Unito, il mercato delle auto nuove a marzo, mese del cambio targa nonché mese più importante dell’anno, archivia una crescita a doppia cifra: con 357.103 immatricolazioni, infatti, segna un aumento del 12,4% rispetto alle 317.786 di un anno fa, registrando il miglior mese di marzo dal 2019. Dall’analisi dei canali di vendita si evidenzia il segno più sia per i privati (+14,5%) che per le flotte (+11,5%) mentre restano stabili (-0,3%) le società. Sul fronte delle alimentazioni, invece, da segnalare l’ottima performance delle BEV che raggiungono una quota del 19,4% (dal 15,2% di un anno fa) grazie all’incremento del 43,2%. Ottimo risultato anche per le PHEV che con un +37,9% guadagnano quasi 2 p.p. e si attestano al 9,5% di rappresentatività. Da sottolineare l’entrata in vigore di un nuovo supplemento di tassazione dal 1° aprile che riguarda le auto più costose e che ha avuto impatto sulle vendite di marzo. Per quel che concerne le alimentazioni, nel mese le ECV (+41,5%) registrano una quota del 28,9%, con un +43,2% per le BEV e +37,9% per le PHEV, archiviando rispettivamente una quota del 19,4% e 9,5%. Le HEV (+26,8%), invece, si attestano su una rappresentatività del 41,4%. Nel primo trimestre, invece, le immatricolazioni di auto nuove sono state 580.502 contro le 545.548 del primo trimestre 2024, in aumento del 6,4%. Di queste, i privati (+9,5%) si attestano al 39,1% di share, le flotte (+4,6%) al 58,8% e le società (+0,6%) al 2,0%. Per ciò che riguarda le alimentazioni, segno positivo per BEV (+42,6%) al 20,7% d quota (+5,2 p.p.), PHEV (+26,1%) al 9,2% (+1,4 p.p.) che portano le ECV (+37,0%) al 29,9% di share. In ultimo, le HEV (+20,7%) registrano un 39,5% di share.
Spagna – Marzo a +23,2% e annunciato plan MOVES per 400 milioni di euro
Le vendite di auto nuove in Spagna a marzo sono state 116.725, in aumento del 23,2% rispetto alle 94.708 di marzo 2024. Il cumulato del primo trimestre archivia 279.368 unità, un incremento del 14,1% rispetto alle 244.747 del primo trimestre 2024. Sul fronte dei canali di vendita, il trimestre registra una crescita dei privati (+18,3% e +26,6% a marzo), delle società (+8,1% e +18,4% nel mese) e per il noleggio (+15,4% e +23,8% a marzo). Per quanto concerne le alimentazioni: a marzo le ECV, in aumento (+68,8%), grazie al +93,0% delle BEV e al +50,6% delle PHEV (rispettivamente al 6,9% e 7,2% di share), raggiungono il 14,1% di quota, mentre le HEV guadagnano 6,3 p.p. e archiviano un 42,1% di share grazie a una crescita del 44,7%. Si conferma in positivo anche il trimestre che fa registrare risultati a doppia cifra per ECV (+46,8%) proveniente da un +68,9% delle BEV e +30,7% delle PHEV (rispettivamente al 6,9% e 7,3% di quota). Da sottolineare l’annuncio da parte del Governo della riattivazione del piano MOVES, che prevede 400 milioni di euro fino a fine 2025 con carattere retroattivo dal 1° gennaio 2025. A marzo, infine, le emissioni medie di CO2 registrano 110,7 g/Km, il 6,0% in meno di marzo 2024 (nei primi 3 mesi con 110,9 g/Km archiviano un +5,1% di un anno fa).
Roma, 24 aprile 2024
Per ulteriori informazioni: www.unrae.it
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