Incentivi all'acquisto, sia
nazionali che europei, leasing sociale ed elettrificazione delle
flotte aziendali: queste le misure che Bruxelles promette di
mettere in campo nel piano per l'automotive per rafforzare la
domanda di e-cars. Il piano non fa passi indietro sullo stop ai
motori termici dal 2035 che "crea prevedibilità", ma promette di
accelerare sulla revisione del regolamento attesa nel 2026 per
sancire il principio di neutralità tecnologica. Entro fine mese
l'Esecutivo Ue presenterà una modifica alle norme per calcolare
su tre anni, non uno, la conformità agli standard di emissione
del 2025, dando flessibilità sulle multe. Il piano al momento
non prevede la mobilitazione di risorse fresche ma assicura che
attraverso il programma di ricerca Horizon Europe l'Ue metterà a
disposizione un miliardo di euro per il settore automobilistico
tra 2025 e 2027. Parte centrale del piano d'azione, come
anticipato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der
Leyen, è la promessa di presentare entro fine mese una modifica
mirata al regolamento sulle emissioni CO2 per calcolare su tre
anni (2025-2027), non uno, la conformità agli standard scattati
quest'anno sulle vendite, che prevedono di non oltrepassare il
limite di 93,6 grammi di CO2 per chilometro percorso a livello
di flotta. Bruxelles promette inoltre "un'accelerazione" dei
lavori sulla revisione del regolamento, già prevista per il
2026, per tener conto degli "sviluppi tecnologici e
dell'importanza di una transizione economicamente sostenibile e
socialmente equa verso una mobilità a emissioni zero", si legge
nella comunicazione.
Tra le misure individuate come prioritarie per aumentare la
domanda di veicoli elettrici, Bruxelles presenterà nei prossimi
mesi le opzioni a disposizione degli Stati membri per sostenere
incentivi all'acquisto di e-cars a livello nazionale, studiando
anche la possibilità di introdurre "incentivi a livello
europeo". Nel 2026, promette la Commissione europea, arriverà
una raccomandazione sugli incentivi fiscali e non fiscali per
sostenere la domanda. Con una raccomandazione, incoraggerà i
governi ad adottare schemi di leasing sociale finanziati dai
governi per veicoli nuovi o di seconda mano per le famiglie a
basso reddito, sfruttando soprattutto le risorse del futuro
Fondo sociale per il clima, un 'tesoretto' che tra 2026 e 2032
mobiliterà 86,7 miliardi per sostenere la transizione. Entro
l'anno arriverà una proposta per elettrificare le flotte
aziendali, che oggi rappresentano il 60% del parco auto dell'Ue,
su cui oggi la Commissione Ue ha presentato una comunicazione
non vincolante. Nel piano Bruxelles fa leva sul rafforzamento
del sistema infrastrutturale e assicura che renderà disponibile
già nel 2025 e 2026, 570 milioni di euro nell'ambito dello
strumento per i carburanti alternativi per le colonnine di
ricarica. Spazio anche a garantire parità di condizioni con i
produttori esteri, l'Ue proporrà "condizioni per gli
investimenti esteri in entrata nel settore", promettendo di
continuare a vigilare sui maxi-sussidi della Cina alle e-car.
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