Mentre a Los Angeles ha preso il via il nuovo processo contro Harvey Weinstein, New York ha srotolato il tappeto rosso per "She Said", il film che in Italia uscirà da Universal il 4 gennaio 2023 con il titolo 'Anche io' , con Carey Mulligan che racconta lo scoop del 'New York Times' su decenni di malefatte sessuali dell'ex produttore.
"E' stato un momento memorabile", ha detto la regista Maria Schroeder dopo la prima al New York Film Festival della pellicola prodotta da Universal sulla quale era ancora al lavoro non più tardi di quattro settimane fa. "Speravo di debuttare a New York perché è a questa città che questo film appartiene", ha detto la Schrager. Weinstein negli anni d'oro di Miramax era un assiduo frequentatore del Festival ed è stato a New York che una giuria l'ha condannato due anni fa a scontare 23 anni di prigione per molestie e stupri. Sul tappeto rosso della prima sono sfilate molte donne che hanno reso possibile il film, ma anche le due giornaliste autrici dell'inchiesta del 'New York Times' e alcune, tra le decine, che hanno accusato Weinstein di aggressioni sessuali. Tra queste, l'attrice Ashley Judd, la cui intervista con nome e cognome era stata al centro dello scoop, che, in un dibattito dopo la proiezione ha ricordato il ruolo della madre Naomi, morta suicida qualche mese fa, nel sostenere la sua decisione di uscire allo scoperto. Judd interpreta se stessa nel film accanto a un'altra accusatrice di Weinstein, Sarah Ann Massett, nella parte della giornalista Emily Steel.
Il debutto del film coincide con l'avvio del processo di Los Angeles contro Weinstein. Cinque donne, tra cui una ex attrice e modella italiana, accusano l'ex produttore che rischia, se riconosciuto colpevole di undici capi di imputazione, fino a 140 anni di carcere.
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