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In evidenza
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Temi caldi
In collaborazione con Università Europea di Roma
In occasione del 15mo anniversario
della Legge 38/2010 sul diritto alle cure palliative e alla
terapia del dolore, e alla vigilia del Giubileo degli Ammalati e
del Mondo Sanitario (5-6 aprile), si terrà a Roma il convegno
"La Speranza Cura. Quale diritto nella malattia inguaribile?",
organizzato dall'Università Europea di Roma presso il Complesso
Monumentale di Santo Spirito in Sassia, con il patrocinio della
Regione Lazio.
L'iniziativa - che vede la partecipazione di medici, giuristi,
accademici ed esperti del settore - è anche l'occasione per
raccontare l'eccellenza della Regione Lazio, oggi uno dei punti
di riferimento nazionale nell'organizzazione delle cure
palliative.
Nel Lazio è presente uno degli unici otto hospice pediatrici in
Italia: il Centro di Cure Palliative Pediatriche dell'Ospedale
Bambino Gesù di Passoscuro, attivo da marzo 2022, è il più
grande del Paese per l'ambito pediatrico e accoglie pazienti
anche da altre regioni.
La Regione conta oggi 34 strutture accreditate e, nel 2023, ha
avviato il processo di accreditamento delle Reti Locali di Cure
Palliative (RLCP) per adulti, in base ai requisiti dell'Accordo
Stato-Regioni n. 118/2020. La ASL di Rieti è stata individuata
come "rete pilota", segnando il primo esempio in Italia di
accreditamento aziendale di una RLCP.
La RLCP della provincia di Rieti è oggi un modello di
riferimento, capace di garantire la presa in carico in tutti i
setting assistenziali (Hospice, assistenza domiciliare,
ambulatori, consulenze ospedaliere) con un'organizzazione
integrata e multiprofessionale, operante in continuità tra i
diversi livelli di cura. L'accreditamento ha rafforzato il
coordinamento con ospedali, distretti, RSA e medici di medicina
generale, con particolare attenzione alla formazione continua
del personale.
Nel 2024, la Regione Lazio ha approvato il potenziamento del
Piano regionale delle Reti di Cure Palliative, sia per pazienti
adulti sia pediatrici.
Oggi, la Rete copre l'82% del fabbisogno regionale. In
particolare:
· l'offerta residenziale copre l'82,5% dei posti previsti
dal DM 77/2022;
· l'assistenza domiciliare copre l'81,1% del fabbisogno
stimato;
· nel 2022 sono stati 15.701 i pazienti presi in carico,
con una copertura complessiva dell'82,2%.
Un sistema avanzato e ben strutturato, garantito da équipe
multiprofessionali attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che
dimostra come la cura - anche nella malattia inguaribile - possa
e debba essere una risposta concreta e organizzata.
«Le cure palliative costituiscono uno strumento fondamentale per
garantire il diritto alla salute. È necessario un impegno dei
poteri pubblici per garantire a tutti la possibilità di
accedervi in ogni area del territorio nazionale. In questa
prospettiva le cure palliative rappresentano non solo una
priorità per le politiche sanitarie, come afferma anche la Corte
costituzionale, ma una strada ineludibile per restituire
speranza a tutta la società» ha dichiarato il prof. Filippo
Vari, ordinario di Diritto costituzionale all'Università Europea
di Roma e vicepresidente del Centro Studi Livatino.
"Il rifiuto di logiche di abbandono e di accanimento, come la
previsione di politiche sanitarie attente ai bisogni reali dei
pazienti fragili, manifestano il riconoscimento del valore di
ogni essere umano. La via della cura e della speranza inizia
proprio dal riconoscimento, a tutti i livelli, del valore
ineludibile della dignità di ogni uomo" ha commentato il prof.
Alberto Gambino, Prorettore Vicario dell'Università Europea di
Roma e ordinario di Diritto privato.
«Dall'attuazione della legge n. 38 del 2010 sulle cure
palliative e la terapia del dolore, che quest'anno compie i 15
anni, dipende l'effettiva garanzia del diritto fondamentale alla
cura globale nell'inguaribilità, considerata un imperativo
morale per tutti i sistemi sanitari anche dall'OMS» ha
commentato l'Avv. Francesca Piergentili, docente di Diritto
costituzionale all'Università Europea di Roma.
In collaborazione con Università Europea di Roma
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