Un'intera mattinata dedicata a
visite gratuite per lo screening della maculopatia diabetica.
Sabato 17, dalle 9.00 alle 14.00, le Unità Operative Complesse
di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e di Oculistica,
dirette rispettivamente dalle professoresse Katherine Esposito e
Francesca Simonelli, apriranno le porte ai cittadini con
l'obiettivo di accendere un faro su questa patologia e
promuovere diagnosi precoci. «La maculopatia diabetica è una
malattia oculare molto grave e insidiosa- spiega il direttore
generale Ferdinando Russo - legata a doppio filo al diabete, sia
di tipo 1 che di tipo 2. Per questo diamo grande importanza alla
prevenzione, cercando di trasmettere un messaggio chiaro e
diretto. Anche in questo campo, con le Unità Operative dirette
dalle professoresse Esposito e Simonelli la nostra Azienda offre
ogni giorno risposte d'eccellenza ai bisogni di salute della
popolazione. Qualificandosi come un polo d'attrazione anche per
utenti che arrivano da altre regioni».
L'iniziativa di sabato fa parte della campagna "Guardarsi bene
negli occhi", promossa dal Coordinamento delle Associazioni
Pazienti Diabetici Campania, diretto dalla dottoressa Fabiana
Anastasio. Le visite gratuite si terranno presso gli ambulatori
di Diabetologia dell'U.O.C. di Endocrinologia e Malattie del
Metabolismo che si trovano al Policlinico Vanvitelli di Napoli,
in Piazza Miraglia.
Ma chi deve sottoporsi a queste visite di screening? «Le persone
a più alto rischio - spiegano le Esposito e Simonelli - pazienti
con diabete tipo 1 e tipo 2 non ben controllato e di lunga
durata, con la concomitante presenza di altri indicatori di
rischio quali ipertensione, abitudine al fumo o alterazione dei
valori dei lipidi nel sangue». L'approccio multidisciplinare
sarà dedicato al riconoscimento, da parte dell'oculista e del
diabetologo, delle persone candidate ad approcci terapeutici
mirati come la laserterapia. Per fare questo gli specialisti
avranno la possibilità di eseguire in loco la tomografia ottica
computerizzata, esame innovativo e non invasivo che consente di
valutare il danno della macula. «L'obiettivo al quale puntiamo -
concludono Esposito e Simonelli - ha risvolti straordinari sulla
qualità di vita delle persone con diabete: identificare
velocemente gli individui affetti da retinopatia diabetica per
intervenire precocemente e scongiurare gravi esiti di salute
quali l'edema maculare diabetico e, nei casi più gravi, la
perdita della vista».
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