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Festa Ps, storie di inclusione a Castel Volturno

Festa Ps, storie di inclusione a Castel Volturno

Dalla Tam Tam all'orchestra Giogiò, dalla cantante Ste a Mamadou

CASERTA, 10 aprile 2025, 16:12

Redazione ANSA

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Un luogo simbolo come Castel Volturno (Caserta) è stato scelto dalla Questura di Caserta per la Festa della Polizia di Stato, che compie 173 anni. Un luogo spesso noto più per le gravi e annose situazioni di degrado sociale ed economico, ma che è testimonianza reale di inclusione e multiculturalità, come dimostrano le storie umane valorizzate e raccontate oggi dalla Polizia di Stato, dalla famosa squadra di basket della Tam Tam al talento della cantante Ste, dalla vicenda di Mamadou, il migrante che con il suo viaggio ha ispirato il film di Matteo Garrone "Io Capitano", all'orchestra multietnica intitolata a Giovambattista Cutolo, Giogiò per tutti, il giovane musicista ucciso a Napoli nell'estate del 2023.
    Mamadou Kouassi, già noto al grande pubblico, oggi Vicepresidente del "Movimento migranti e rifugiati" di Caserta, ha raccontato il drammatico viaggio duranto oltre tre anni dalla Costa d'Avorio all'Italia, auspicando che "i tanti migranti che vivono qui da anni e i tanti figli di migranti nati qui e ormai italiani di fatto, possano avere presto la cittadinanza", spiegando che "l'Italia è ormai cambiata, è multiculturale, e questo cambiamento non si può fermare", e ringraziando la Questura e la Polizia per "la vicinanza e la sensibilità mostrate"; Mamadou ha poi annunciato una manifestazione a Caserta per il 24 maggio "in cui chiederemo più diritti e stabilità".
    La cantante Ste, nome d'arte di Stephani Ojemba, nata in Nigeria nel 1996 ma trasferitasi dopo pochi mesi con la madre in Italia, a Castel Volturno, spopola sui social e sogna Sanremo con canzoni cantate in napoletano e vive sempre nel comune casertano, al Villaggio Coppola. "Grazie per avermi invitato qui, la musica abbatte tutte le barriere e mi sta facendo sognare e girare tutta l'Italia, ma il mio cuore è sempre a Castel Volturno, qui ci sono tanti talenti, scrittori e musicisti, che spero abbiano le stesse opportunità che sto avendo io".
    Presente in platea anche Max Antonelli, coach della Tam Tam Basket, e tanti ragazzi cresciuti cestisticamente e umanamente con lui. E' stato poi toccato il tema del bullismo, con l'attore Luigi Smimmo dell'associazione culturale "Ali della mente", che ha interpretato il monologo "o' guapp 'e cartone".
    A chiudere la mattinata di festa l'orchestra dell'Istituto comprensivo Villaggio Coppola, che è stata intitolata a Giovambattista Cutolo. Commovente il messaggio scritto dalla madre di Giogiò, Daniela De Stefano, e letto durante la cerimonia: "quando mi è stato detto che volevano dedicare un'orchestra a mio figlio in un luogo di frontiera come Castel Volturno, sono stata molto felice, e sono subito accorsa. Ho visto ragazzi piccoli con gli strumenti in mano e tanta passione. Giogiò farà di tutto per voi, e lo sta già facendo.
    Spero di vedervi un giorno in grandi teatri italiani e stranieri". Tra gli strumenti anche il corno francese che Giogiò suonava, e che è stato regalato all'orchestra dalla Regione; a suonarlo il piccolo Kevin, che sul palco, emozionato, dice di voler "ricordare a tutti l'amore che Giogiò aveva per questo strumento". E' proprio l'orchestra dei piccoli a chiudere con l'inno nazionale una mattinata di gioia e partecipazione.
   
   

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