Mentre per le comunicazioni ci si
affida sempre di più a email, ai social e alla messaggistica
istantanea c'è chi prova a insegnare alle giovani generazioni a
scrivere lettere su carta. È l'iniziativa dell'istituto
comprensivo "Cariteo-Italico" del quartiere napoletano di
Fuorigrotta. Un progetto che ha coinvolto gli alunni di due
classi - la IV A e IV U della primaria - che con il sostegno
dei loro docenti hanno riscoperto il piacere di scrivere a mano
su un foglio bianco "e di esprimere i propri pensieri ed
emozioni in modo più profondo e riflessivo rispetto ai messaggi
digitali".
Gli alunni della scuola, diretta da Anna Maria Leo, hanno
risposto in maniera entusiastica. E così un team di docenti
(Dell'Annunziata, Balassi, Oliviero e Bavaro) si è messo
all'opera per accompagnare i ragazzi in ogni fase del progetto.
Dalla scrittura alla spedizione delle lettere (trovare i
francobolli e la buca più vicina alla scuola) e poi alla
successiva analisi dei testi. A ricevere le lettere sono gli
stessi ragazzi. Anche i tempi dell'attesa della consegna della
missiva è stato un elemento valorizzato perché "inviare e
ricevere lettere crea un legame speciale tra le persone,
rafforzando le relazioni e coltivando l'empatia".
"Scrivere una lettera richiede di organizzare le idee,
scegliere le parole giuste e dare forma a un racconto
personale", spiegano le docenti che hanno accompagnato i
ragazzi.
"La scrittura di lettere aiuta a migliorare la grammatica, il
vocabolario e la capacità di strutturare un testo in modo
coerente", aggiungono ritenendo che "le lettere sono tesori
tangibili che possono essere conservati per anni, diventando
preziosi ricordi del passato".
L'obiettivo è chiaro: incoraggiare i bambini a scrivere
lettere, sia a coetanei che a familiari perché "è un modo per
arricchire la loro vita e preservare un'arte preziosa".
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