"È una bellissima serata perché si
intrecciano due date così importanti: l'inizio delle
celebrazioni per i 2500 anni di Napoli e il compleanno di questa
splendida commedia, forse la più importante di Eduardo. Inoltre
per me è un grande orgoglio e un grande onore avere ancora una
volta vicini la città di Napoli, il Comune e l'affetto di questo
splendido pubblico che solidifica il legame tra Eduardo e questo
luogo". Lo ha detto Tommaso De Filippo, nipote di Eduardo e
figlio di Luca, arrivando al Teatro San Carlo dove a breve
inizierà la proiezione di Napoli Milionaria che apre l'anno di
eventi per festeggiare l'importante compleanno della città di
Napoli.
De Filippo ha sottolineato l'attualità dell'opera eduardiana.
"Purtroppo ancora racconta molto: nella commedia la nottata deve
passare per una bimba malata, ma anche per una città e per una
società devastate dalla guerra come purtroppo ce ne sono ancora
oggi e dunque il messaggio è ancora forte e chiaro".
E a chi gli ha chiesto dei suoi ricordi personali di Eduardo,
Tommaso De Filippo ha fatto riferimento al suo legame speciale
proprio con Napoli Milionaria. "Ho avuto la fortuna di fare una
piccola comparsata nella versione di Francesco Rosi, con papà in
scena: ero un giovane Pasqualino Pittore che si travestiva da
suora e andava sul palcoscenico e pregava al capezzale del finto
morto. È una commedia speciale nei miei ricordi personali anche
nei confronti del mio papà".
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