Illustrati nell'aula Siani del
Consiglio regionale della Campania, i disegni di legge
presentati dalla Lega in Parlamento - al Senato, con Gianluca
Cantalamessa e alla Camera, con Gianpiero Zinzi - riguardanti le
demolizioni e l'abbattimento degli immobili residenziali
abusivi, che prevedono una 'gradazione degli abbattimenti'. Le
proposte sono finalizzate a trovare soluzioni atte a limitare
l'impatto sociale che possa scaturire nell'attuazione dei piani
di demolizione dei manufatti dichiarati abusivi con sentenze
passate in giudicato.
"Il Ministero dell' Interno ha 90 giorni per stabilire i
criteri da passare alle Prefetture e successivamente ai Comuni",
ha detto Cantalamessa. "E Comuni e Prefetture hanno 180 giorni
per fare una gradazione per gli abbattimenti perchè non è giusto
che ci sia uno Stato che faccia il forte con i deboli e il
debole con i forti", ha detto ancora. Si tratta di gradazioni
che "tengono presenti la fragilità sociale e l'impatto economico
e di ordine pubblico che potrebbero esserci".
Sono esclusi dalla ricognizione gli immobili da demolire,
situati in un contesto di dissesto idrogeologico o di altre
situazioni di riconosciuta pericolosità per gli abitanti.
Da parte sua, in Consiglio regionale la Lega ha presentato
due proposte di legge per una regolamentazione della questione:
una sulla riapertura del condono del 2003 e l'altra per affidare
alle amministrazioni del territorio, negli ambiti dei Puc, la
ricognizione degli abusi e la conseguente riapertura dei termini
per la regolarizzazione. "Entrambe le volte le sinistre ci hanno
risposto di no", ha detto il capogruppo Lega in consiglio
regionale, Severino Nappi. "Siamo di fronte a un dramma: negare
il diritto alla casa significa negare il diritto alla vita.
Questo è il dato di fatto. E confondere queste vicende con le
speculazioni criminali è un atto che non fa giustizia alla
giustizia".
Prima firmataria della proposta di legge per la Campania, la
presidente della Commissione Anticamorra Carmela Rescigno
"Abbiamo depositato una legge che riapre i termini del condono
perchè all'epoca dell'ultimo condono del 2003, grazie ad un
vulnus che si andò a creare tra legge nazionale e regionale e
grazie a quel Governo, i campani non ne hanno potuto usufruire.
E allora la proposta di legge a firma mia e Lega è quella di
riaprire i termini di quel condono e consentire ai campani
quello che all'epoca è stato consentito ai cittadini delle altre
Regioni: uno stesso abuso fatto in Campania non è stato sanato
ma in Lombardia o in Piemonte è stato sanato grazie a quel
condono".
In sala alcuni sindaci, all'esterno del Consiglio regionale
presenti aderenti all'Associazione Casa Mia, Comitato Casa
Sicura, Associazione Ambiente e Territorio e altre associazioni.
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