In una Medicina sempre più attenta ai bisogni del paziente, dove l'umanizzazione delle cure pone quest'ultimo al centro della cura, inizia a prendere sempre più forma l'idea della "salute dell'anima".
Anche il Ministero della Salute negli ultimi anni ha posto particolare attenzione su alcune categorie ritenute più fragili, rispetto alle quali è imprescindibile un approccio integrato.
Una di queste categorie
è sicuramente quella del malato oncologico. Ed è proprio sulla
partecipazione attiva del paziente al processo terapeutico che
mirano i "Laboratori dell'anima", inaugurati questa mattina
nell'androne del presidio Ascalesi, da quattro anni
poliambulatorio del Pascale.
In due stanze, poste al piano terra dello storico edificio che
sorge a Forcella, si intende dare vita a mostre semipermanenti
di artisti e fotografi e ad attività di teatro, fotografia,
musicoterapia, tangoterapia, biodanza, shatsu, pittura,
scrittura autobiografica e tanto altro, rivolte ai pazienti
oncologici e anche al personale sanitario. L'obiettivo
dell'iniziativa è quello di creare luoghi che possano in primis
di ridurre lo stress sia nei pazienti che negli operatori
sanitari. I laboratori diventeranno spazi intorno ai quali far
girare scrittori, attori, musicisti, pittori per dare vita a un
luogo di condivisione, di aggregazione e di partecipazione dove
l'espressività artistica può essere utilizzata come spinta
liberatoria ed in chiave olistica, capace di elevare lo "stato
vitale" generando sensazioni di benessere. In un percorso
clinico - terapeutico attraverso "I laboratori" il proprio mondo
interno prenderà forma diventando un oggetto tangibile.
.
Presenti all'inaugurazione i primi pazienti che hanno dato la
loro disponibilità a partecipare ad alcuni spazi e due
"maestri", l'attore-regista Mario Brancaccio e lo
psicologo-piscoterapeuta Alfredo Toriello che curerà il
laboratorio di fotografia.
L'inaugurazione capita durante la Settimana Internazionale della
Ricerca, iniziata ieri e che si concluderà venerdì 27 con
l'apertura delle porte del Pascale alla città, dal tardo
pomeriggio a notte fonda.
Per il direttore scientifico dell'Irccs partenopeo, Alfredo
Budillon si tratta di .
.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA