Nell'ambito della "Rassegna letteraria - Ciclo presentazione libri", sponsorizzato da Città Metropolitana di Napoli, verrà presentato mercoledì 17 Aprile - ore 17,30 - presso la Sala Giunta del Comune di Boscoreale in piazza Pace, il libro di Angelo Genovese 'Rivelazione.
Il
coraggio del silenzio', lavoro che nasce da una molteplicità di
studi effettuati con rigore scientifico dall'autore e riportati
in forma romanzata.
Il filo narrativo si sviluppa partendo dalle indagini su un
omicidio di camorra nell'area acerrana sullo sfondo del traffico
di rifiuti.
Le indagini sono perlopiù ambientate a Napoli e
nell'hinterland dove vengono offerte al lettore suggestioni su
luoghi storici importanti e spesso misconosciuti quali le
basiliche paleocristiane di Cimitile dove viene riportata una
originale valutazione iconografica su alcuni affreschi, ma anche
in altre aree. Non mancano osservazioni su alcuni reperti
archeologici come la cosiddetta statua del Nilo. L'Autore
stigmatizza le leggende medievali usurpate alla tradizione dei
territori campani per divenire il mito fondante delle monarchie
d'oltralpe, così come offre spunti di riflessione su vicende
recenti quali la lotta al brigantaggio e la nascita di luoghi di
culto finalizzata a interessi politici ed economici.
A questa traccia narrativa si intreccia una storia ambientata
nel I sec. dC in area vesuviana, tra Oplontis, Pompei, Stabiae
dove si narra di un giovane arruolato per la Guerra Giudaica ed
è lo spunto per offrire ipotesi su diversi elementi archeologici
quali la piscina della Villa di Poppea ad Oplonti ma anche
l'origine toponomastica della stessa Oplonti e dello scoglio di
Rovigliano. Una occasione per descrivere gli ambienti urbani e
naturali dell'area.
L'ultima traccia, che si interseca con quella principale, è una
narrazione di fatti sviluppatisi in epoca medievale nel
territorio della piana del Sarno e la costiera con la prima
crociata e la nascita dei primi ordini cavallereschi. In
particolare, viene ipotizzato il ritrovamento dell'Arca
dell'Alleanza e il suo trasferimento in territorio campano. Tale
ipotesi è il fondamento di ricerche attualmente in corso da
parte dell'Autore e da ricercatori di due dipartimenti
universitari della Federico II e in parte pubblicate
successivamente all'edizione del romanzo. Ma il romanzo tratta
anche di episodi ed ambiti storici sotto una nuova visione
unificante.
Il romanzo è stato presentato in prima nazionale presso la sede
storica di via Mezzocannone 8 della Società dei Naturalisti in
Napoli da Guido Trombetti, Nino Daniele, Tonino Scala e Marco
Guida.
Angelo Genovese (Torre Annunziata, 5 agosto 1959) è un biologo e
giornalista italiano.
Inizia a fare le prime esperienze lavorative verso la fine degli
anni '70 come corrispondente de "l'Unità" e come redattore de
"La Voce della Provincia" di Torre Annunziata.
Laureato con lode nel 1981 in Scienze Biologiche presso
l'Università degli Studi di Napoli Federico II consegue il
Dottorato di Ricerca in "Morfologia Comparata degli Animali
Domestici".
Dal 1982 è iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Dal
1984 all'Ordine Nazionale dei Biologi.
Ricercatore di Anatomia Comparata Veterinaria e, successivamente
di Zoologia, è professore di Zoologia e di Tutela ambientale
presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.
È autore di un centinaio di pubblicazioni scientifiche su
riviste internazionali, nazionali e atti di congresi.
Dal 1997 al 2003 è stato Membro del Consiglio di Amministrazione
dello stesso Ateneo ricoprendo anche l'incarico di Presidente
della Commissione Iniziative Culturali e Sociali degli studenti.
Dal 2017 ad oggi ha ricoperto nella Società dei Naturalisti in
Napoli le cariche di Segretario, Tesoriere, Consigliere e Chief
editor per le monografie. È stato ed è Direttore Scientifico di
diversi progetti di ricerca.
Attivista ambientalista è stato Proboviro regionale e
responsabile della sezione "Foce Sarno" del WWF dal 1982 al
1987.
Nel 1986 fondò e diresse il periodico SOS Ambiente (D'Amelio
editore)
Membro del direttivo regionale e del comitato scientifico
campano della Lega per l'Ambiente, nel 1987, successivamente
divenne responsabile regionale del settore rifiuti di Lega per
l'Ambiente fino al 1991. Tra il 1992 e il 1993 trasferì
documentazione alla Commissione Antimafia che produsse il primo
documento sulle ecomafie.
Tra il 2007 e il 2010 partecipò ai moti popolari contro
l'inceneritore di Acerra, l'accumulo di ecoballe a Giugliano in
Campania, le discariche di Chiaiano e di Terzigno. Per le
proteste nei comuni di Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno nel
2010 ha subìto tre processi penali nei quali è stato sempre
assolto.
Ricercatore zooarcheologico
Nel 1992 collaborò con Annamaria Ciarallo alla realizzazione del
Laboratorio di Ricerche Applicate della Soprintendenza
Archeologica di Pompei divenendo responsabile delle ricerche
zooarcheologiche. Dopo numerose ricerche, tra il 1998 e il 2002,
fu coautore, con le sue ricerche, della mostra Homo Faber,
realizzata sotto l'alto Patrocinio della Presidenza della
Repubblica, esposta a Napoli, Los Angeles, Monaco, Parigi,
Tokyo, Kobe, Nagoya, Kagoshima e Shimane. Successivamente ha
collaborato a diverse altre mostre tra cui Gli antichi
ercolanesi], Un'eruzione vesuviana 4000 anni fa e ha prodotto
decine di pubblicazioni su riviste e capitoli di libri in
zooarcheologia relative all'area vesuviana e sulla filogenesi di
animali domestici.
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