Omar Suleiman, rappresentante della
comunità palestinese a Napoli, si è incatenato per protesta
davanti a Palazzo San Giacomo. Una protesta - alla quale hanno
preso parte anche altri attivisti - finalizzata a chiedere che
il Comune di Napoli si esprima sulla strage a Gaza.
"Il giorno della memoria - ha spiegato ai presenti Suleiman - è
stato istituito affinché uno dei più grandi crimini contro
l'umanità ad opera del regime nazista subìto da ebrei, slavi,
omosessuali, comunisti, rom, sinti, jenish, testimoni di Geova,
pentecostali, disabili fisici e mentali, discriminati per
differenze etniche, religiose, ideologiche, politiche e fisiche,
non si ripetesse mai più. La data del 27 gennaio è pertanto
fortemente simbolica in questo drammatico momento per il popolo
palestinese e in tutta Italia si stanno organizzando migliaia di
iniziative pro Palestina. Il governo di Netanyahu è un governo
sionista dalle dichiarate modalità neonazifasciste e i popoli di
ogni angolo del pianeta stanno manifestando per ribadire che uno
sterminio non può e non deve giustificarne un altro come quello
che si sta perpetrando contro il popolo palestinese e nella
striscia di Gaza considerata il più grande campo di
concentramento a cielo aperto. In memoria di quanti hanno perso
la vita nei campi di concentramento, di quanti sono stati
ignorati ed isolati nelle differenze che ne hanno determinato la
brutale morte - ha concluso il proprio intervento Suleiman - il
27 gennaio 2024 saremo in piazza per la Palestina senza se e
senza ma. Per dire mai più discriminazioni, mai più deportazioni
mai più genocidi!"
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