Quattro esponenti del clan dei
Casalesi indagati per tre omicidi, avvenuti nel 1993, in
particolare per quelli di Antonio Russo e Sergio Bruno, uccisi a
Pianura, quartiere di Napoli, il 20 ottobre 1993, e per
l'omicidio di Gennaro Barba, ammazzato a Villa Literno sette
giorni dopo.
Il 61enne Carlo Tommaselli, già detenuto a Novara, ha
ricevuto nel penitenziario piemontese l'ordinanza di custodia
cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli, mentre agli
altri tre - ovvero i collaboratori di giustizia Domenico
Bidognetti e Pasquale Vargas e il 58enne Vincenzo Cantiello - i
carabinieri di Casal di Principe hanno notificato un avviso di
chiusura indagini emesso dalla Direzione distrettuale antimafia
di Napoli.
Agli indagati è contestato il reato di omicidio aggravato
dalla premeditazione e dal metodo mafioso. Cantiello e Vargas
inoltre, rispondono del duplice delitto di Russo e Bruno e non
per quello di Barba.
Determinanti per le indagini di Dda e carabinieri della
Sezione operativa della Compagnia di Casal di Principe si sono
rivelate le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia,
tra cui Bidognetti e Vargas, che hanno permesso di ricostruire a
distanza di 30 anni il delitto e di identificarne gli autori.
Secondo quanto accertato, i tre omicidi sarebbero maturati
nell'ambito della contrapposizione tra i clan partenopei Lago e
Contini per il controllo delle attività illecite nel quartiere
napoletano di Pianura. Ad agire, dei sicari del clan dei
Casalesi, che avrebbero fatto un favore ai Lago, mentre le
vittime era ritenute vicine alla fazione opposta.
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