In occasione di Miami Art Basel, fiera di arte contemporanea americana, nel quartiere di Wynwood si è riunito il mondo della street art - Shepard Fairey, Millo, SHOK-con per realizzare numerosi nuovi murales e l'artista Nello Petrucci, che vive e lavora fra Pompei (Napoli) e New York, ha fatto sentire la sua voce fuori dal coro, con due interventi urbani di denuncia.
Petrucci, impegnato a sostegno di cause umane, sociali ed etiche, già in passato aveva lanciato messaggi attraverso i suoi murales a Miami.
Da ricordare l'anno scorso
"Attesa" sulla complessa vicenda di Chico Forti. Quest'anno
lascia un nuovo segno con "momsays" che richiama l'attenzione
sulla questione dell'uso facile delle armi negli Stati Uniti e
"guess" che riprende la tematica affrontata da Bansky contro i
brand del lusso che, sottolinea una nota, "si appropriano
indebitamente dell'arte urbana per cavalcare l'onda di
popolarità".
Petrucci per i suoi interventi di Street Art utilizza invece
delle bombolette la tecnica dell'halftone. "Considerata come
immagine in 'bassa definizione', in cui i punti del retino
fotografico diventano visibili ed esibiscono i vuoti e le lacune
che li separano, l'immagine fotografica halftone si presta a
essere presa come modello per una visione alternativa della
storia e della realtà: una visione mira a scomporre il presente
in frammenti e a rimontarlo in nuove configurazioni secondo il
principio operativo del 'montaggio' cinematografico. Ecco che
quindi la formazione e l'attitudine del regista di Nello
Petrucci ritorna anche nella poetica dello street artist"
afferma Chiara Canali nel catalogo della mostra Profili
realizzata a Venezia e promossa da Contemply Art & Investement.
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