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Celebrata a Napoli la patrona dei Carabinieri, la Beata Vergine Maria Virgo Fidelis

Celebrata a Napoli la patrona dei Carabinieri, la Beata Vergine Maria Virgo Fidelis

Celebrati anche l’81° anniversario della Battaglia di “Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”

22 novembre 2022, 10:23

Redazione ANSA

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Il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo D’Armata Andrea Rispoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo D’Armata Andrea Rispoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo D’Armata Andrea Rispoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Arma dei Carabinieri ha celebrato, nella Basilica di Santa Chiara di Napoli, la sua patrona, la Beata Vergine Maria Virgo Fidelis, l’81° anniversario della Battaglia di “Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.

Alla Santa Messa, officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Napoli, monsignor Domenico Battaglia e con l’intervento del Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo D’Armata Andrea Rispoli, hanno partecipato numerose Autorità civili e militari, una rappresentanza di Carabinieri della Legione Campania, del 10° Reggimento “Campania”, dei Carabinieri Forestali e degli altri reparti Speciali del territorio, personale degli organi di rappresentanza e delle associazioni professionali a carattere sindacale, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali, le vittime del dovere e i famigliari, i decorati di Medaglia al valore e i congiunti, vedove e orfani dei militari deceduti, nonché atleti paraolimpici di Napoli, tutti uniti in una sentita celebrazione di comunanza di valori e ideali.

Al termine della messa è stato commemorato l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”, una delle più cruenti in terra d’Africa orientale durante il secondo conflitto mondiale, che si concluse il 21 novembre 1941, quando, un intero Battaglione Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, dello strategico caposaldo di “Culqualber”, con lo scopo di impedire l’avanzata del nemico. Dopo cruenti scontri corpo a corpo e all’arma bianca, i Carabinieri, decisi al sacrificio supremo, furono definitamente sopraffatti. I caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Per questa eroica resistenza, la Bandiera dell’Arma, il 7 aprile 1949, fu insignita della sua seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare e l’11 novembre dello stesso anno, il Pontefice Pio XII decise di proclamare con un Breve Apostolico “La Beata vergine Maria Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma, fissando la data per le celebrazioni proprio il 21 novembre.

L’importante evento si è concluso con la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta per tutti i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti, coloro che, per primi, vivono il dolore delle gravi perdite d’affetto. L’O.N.A.O.M.A.C., grazie al contributo volontario di tutti i Carabinieri, sostiene nella crescita e nell’istruzione gli orfani dei militari dell’Arma, anche mediante l’elargizione di sussidi, premiando il merito, e infatti, anche nella mattinata di oggi, il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli ha consegnato riconoscimenti e premi ad alcuni giovani orfani residenti in Campania per i risultati raggiunti negli studi.

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