Crediti di imposta derivanti dal Sisma bonus e dal 110% per 17,5 milioni di euro relativi a lavori edili mai eseguiti, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Caserta a tre persone - due imprenditori edili ed un professionista - indagate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per i reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche e indebita compensazione d'imposta.
Il decreto di sequestro preventivo emesso dall'ufficio inquirente diretto da Carmine Renzulli è stato convalidato dal Gip.
Collaudato ormai il sistema illecito che si cela dietro le
agevolazioni previste dai bonus edilizi. I finanzieri del Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta hanno accertato che
un 73enne costruttore ha ceduto, con l'opzione dello "sconto in
fattura", crediti di imposta fittizi ad un'azienda edile
compiacente, gestita da un altro indagato, un imprenditore di 60
anni; i crediti - è emerso - erano relativi all'acquisto di
immobili in provincia di Benevento da demolire e ricostruire
grazie alle agevolazioni previste dal sisma bonus e dal
superbonus 110%. A partecipare al "sistema" anche un
professionista cui la Procura contesta di aver apposto un visto
di conformità attestante l'avvenuta esecuzione dei lavori,
presupposto necessario per aver diritto alla detrazione fiscale.
I lavori però - hanno riscontrato i finanzieri - non sono mai
avvenuti, ma intanto gli indagati hanno ottenuto le indebite
compensazioni fiscali.
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