A Gaza, riferiscono i militari, si vedono segnali iniziali di rottura della paura nei confronti di Hamas: tra questi, l'uccisione di un agente di polizia da parte di un clan locale e un'ondata di critiche pubbliche dopo minacce ricevute da un dirigente sanitario. Sull'aspetto umanitario, l'Idf sottolinea che si stanno esaminando con il governo nuove modalità per ripristinare l'assistenza nella Striscia evitando appropriazioni da parte di Hamas: "Non c'è fame a Gaza e non permetteremo una crisi umanitaria", ha affermato un portavoce militare, aggiungendo che "lo stop degli aiuti ha ridotto la capacità di controllo di Hamas, con effetti anche economici". Riguardo alle critiche provenienti dai riservisti, l'Idf nega che il recente cambio di forze nella Striscia sia collegato alle proteste: "Non mancano soldati né mezzi. Sappiamo che è una guerra lunga e complessa". (ANSAmed).
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