Federico Salfi, ricercatore al
Laboratorio di Psicofisiologia del sonno e Neuroscienze
cognitive dell'Università dell'Aquila, ha ricevuto questo
pomeriggio il premio 'Igino Fagioli'.
Un riconoscimento conferito durante il 34/o Congresso
nazionale dell'Accademia italiana di medicina del sonno (Aims),
in corso a Tirrenia (Pisa). Il premio, assegnato annualmente
alla miglior tesi di Dottorato o Specializzazione post-lauream,
è stato attribuito alla tesi di Salfi intitolata 'Human sleep in
Covid-19 pandemic times": questo lavoro rappresenta il culmine
del progetto "Il sonno ai tempi del coronavirus", la più vasta
indagine italiana sull'impatto della pandemia sulla qualità del
sonno.
Lo studio, che ha coinvolto oltre 14mila partecipanti durante
il primo lockdown e 2mila in fasi successive, ha analizzato
l'evoluzione del sonno e della salute mentale, affrontando temi
cruciali come i cambiamenti nei ritmi circadiani, le conseguenze
del lavoro da remoto e l'aumento del tempo trascorso davanti
agli schermi. I risultati, pubblicati in 10 articoli su riviste
scientifiche internazionali, hanno anche esplorato il ruolo del
sonno nel rischio di sviluppare sintomi di long Covid.
"Questo premio - ha dichiarato Salfi - è il coronamento di un
lavoro che ha messo in luce l'importanza del sonno come
indicatore della salute pubblica, soprattutto in situazioni di
emergenza". Lo studio si è concentrato sui cambiamenti
transitori nella durata del sonno e nei ritmi circadiani,
analizzando le conseguenze degli adattamenti lavorativi e il
modo in cui questi eventi hanno interagito con le diverse
tipologie circadiane. Sono state inoltre esplorate le
ripercussioni dell'aumento del tempo trascorso davanti agli
schermi digitali durante il distanziamento sociale e il ruolo
del sonno nel rischio successivo di sviluppare sintomi da long
Covid. Infine, i risultati del progetto sono stati
contestualizzati nel quadro internazionale. "Oltre agli evidenti
effetti negativi - ha comunque sottolineato il ricercatore - il
periodo della pandemia ha dato origine al più grande esperimento
naturale nella storia umana, rappresentando un'opportunità unica
per approfondire la nostra conoscenza sul ruolo dei contesti
sociali e ambientali sul nostro sonno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA