"La sentenza della Corte d'Appello approfondisce ed esclude giustamente qualsiasi concorso di colpa, escludendo anche il rischio di future pronunce altrettanto gravi, che ledano in modo così significativo i diritti di chi ha perso la vita sotto quelle macerie".
E' il commento di Simona Giannangeli, legale e consigliera comunale (L'Aquila Coraggiosa), a proposito della riforma in Appello della sentenza di primo grado con cui il tribunale civile aquilano aveva sancito il concorso di colpa del 30% per le vittime del crollo di via Campo di Fossa avvenuto con il terremoto del 6 aprile 2009.
Una decisione che aveva
scatenato indignazione e portato a una manifestazione in piazza.
"La pronuncia della Corte d'Appello dell'Aquila - aggiunge
Giannangeli - sicuramente rende giustizia a quanto accaduto,
perché lo scorso anno ci eravamo espressi e avevamo anche
manifestato pubblicamente il nostro profondo disagio, per usare
un eufemismo, rispetto a una sentenza che aveva attribuito il
30% di responsabilità alle vittime morte sotto i crolli degli
edifici".
La nuova sentenza, che boccia il concorso di colpa, è firmata
dai giudici Silvia Rita Fabrizio, Alberto Iachini Bellisarii e
Marco Bartoli. La sentenza di primo grado, firmata dal giudice
Monica Croci, aveva suscitato particolare clamore.
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