Sindacati assenti all'inaugurazione
dell'anno accademico dell'Università di Chieti per rappresentare
"un dissenso politico-sindacale rispetto alla governance
dell'Ateneo nei termini in cui viene condotta dal rettore e dal
direttore generale".
In una nota congiunta di Maria Agnifili e Maria Lidia De
Biasi (Flc-Cgil), Gianluca Di Sante (Cisl-Univ), Valentino
Barattucci (Uil-Rua), Goffredo De Carolis (Csa-Cisal), Antonio
Di Federico (Cisapuni), Luigi Fusella (coordinatore Rsu), le
organizzazioni sindacali hanno fatto il punto sul 2014, definito
"orribile" sia per la delegazione sindacale che per il personale
tecnico-amministrativo e i collaboratori ed esperti linguistici
che hanno subito tagli di retribuzione.
"Dopo aver firmato un contratto integrativo (febbraio 2014)
al termine di una estenuante trattativa - spiegano i sindacati
nella nota - abbiamo visto il direttore generale prendere a
'picconate' le risorse economiche di tutto il personale
tecnico-amministrativo non docente, che ha dovuto subire
l'improvviso impoverimento dello stipendio e la precipitata
condizione economica delle famiglie. Al conflitto con il quale
abbiamo risposto a queste vessazioni si sono aggiunti ulteriori
scontri su argomenti che l'amministrazione ha gestito al di
fuori di ogni relazione sindacale: trasferimenti interni,
scivolamenti di carriera di 20 unità senza autorizzazione degli
organismi, corsi di formazione, rilevazione non programmata dei
carichi di lavoro, dotazione organica, buoni-pasto, regolamento
straordinario, sistema di video-sorveglianza". (SEGUE).
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