Il dolore del Papa per le "donne umiliate e uccise", per "gli oppressi della terra", le "vittime della guerra" e i tanti bambini "mai nati" o "maltrattati". Papa Francesco passa in rassegna le "ombre di morte" sul mondo e chiede ai cristiani, in questa Pasqua, di essere una luce di speranza con le loro parole, i loro gesti ma anche "le scelte" che devono essere sempre ispirate al Vangelo. E' quanto scrive nell'omelia che ha preparato per la messa della Veglia di Pasqua, letta dal cardinale decano Giovanni Battista Re, delegato dallo stesso Pontefice a presiedere la messa nella basilica di San Pietro. La lista dei femminicidi si allunga giorno dopo giorno e Papa Francesco porta nel cuore il dolore per tanta violenza.
Non mancano, nelle sue parole, affidate al cardinale decano, le tante situazioni di ingiustizia che ci sono nel mondo. "Quando sentiamo ancora il peso della morte dentro il nostro cuore, quando vediamo le ombre del male continuare la loro marcia rumorosa sul mondo, quando sentiamo bruciare nella nostra carne e nella nostra società le ferite dell'egoismo o della violenza - indica Papa Francesco nel testo dell'omelia -, non perdiamoci d'animo, ritorniamo all'annuncio di questa notte: la luce lentamente risplende anche se siamo nelle tenebre; la speranza di una vita nuova e di un mondo finalmente liberato ci attende; un nuovo inizio è possibile, perché Cristo ha vinto la morte". Ma in questo ognuno è chiamato a fare la sua parte perché lo 'stile' di Dio, fatto di "piccoli germogli di luce che si fanno strada a poco a poco, senza fare rumore", "ci libera da una religiosità astratta, illusa dal pensare che la risurrezione del Signore risolva tutto in maniera magica".
Papa Francesco non presenzia alla veglia ma è stato comunque nel pomeriggio in basilica per pregare, accolto dall'affetto e dall'entusiasmo dei fedeli presenti in quel momento, ancora una volta colti di sorpresa. Una visita breve, circa un quarto d'ora, nel corso della quale si è fermato a pregare davanti alla tomba di Pietro. E domani, giorno di Pasqua, il suo desiderio è presiedere di persona l'Urbi et Orbi, la tradizionale benedizione alla città e al mondo, nel quale ripercorre i tanti problemi, dalle guerre alla povertà, che affliggono molti popoli della terra. Lo ha fatto sapere la sala stampa vaticana precisando però che si vedrà solo domani mattina, a seconda delle sue condizioni di salute, se questo desiderio si potrà realizzare. La visita lampo in basilica potrebbe essere servita anche per un sopralluogo alla Loggia delle Benedizioni. Alcuni fedeli hanno infatti visto il Papa nell'area dove si trova la Pietà di Michelangelo: lì dietro c'è anche un ascensore che porta alla Loggia e ad altri luoghi del Palazzo apostolico. Ma è possibile anche che il Papa, sempre se riuscirà ad esserci, scelga di fare l'Urbi et Orbi direttamente a Piazza San Pietro dove si svolge la celebrazione che sarà presieduta dal cardinale da lui delegato, Angelo Comastri.
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