"Nel giorno in cui la vita vince
la morte, se n'è andato un uomo di Dio. Papa Francesco ci ha
lasciati proprio nel Lunedì dell'Angelo, quel giorno in cui il
cielo ricorda al mondo che l'amore non muore mai. E forse non è
un caso": così l'europarlamentare di FdI Marco Squarta. "Perché
lui, quell'amore, l'ha incarnato ogni giorno. Ha scelto di
essere il Papa degli ultimi. Di parlare con gli occhi, con gli
abbracci, con la verità scomoda del Vangelo vissuto" sottolinea
in un post su Facebook.
"Ci ha insegnato - afferma Squarta - che Dio si trova tra i
poveri, nei vicoli dimenticati, nei cuori spezzati. Con le sue
parole semplici ha guarito ferite profonde. Con la sua voce
tremante ha gridato pace in un mondo sordo. Con la sua umiltà ha
ricordato a tutti noi che la grandezza non sta nei troni, ma
nelle ginocchia piegate davanti al dolore dell'altro. Oggi il
mondo intero piange. Ma il cielo festeggia. Perché torna a casa
un pastore buono, che ha speso la vita per portare un po' di
cielo quaggiù. Grazie, Francesco. Per averci insegnato che la
fede non è un dogma, ma una carezza. Che la Chiesa può essere
madre, rifugio, tenerezza. Che ogni essere umano merita
rispetto, ascolto, amore. Tu sei salito al Padre proprio nel
giorno della Resurrezione che continua. E noi, mentre piangiamo,
ti promettiamo di non dimenticare".
"Il tuo amore resta. Il tuo esempio resta. Tu resti. Buon
viaggio, Santo Padre. Nel silenzio, ora, preghiamo. E piangiamo.
Con il cuore pieno di gratitudine" conclude Squarta.
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