"Molti di noi erano presenti con commozione e dolore ai funerali di Ilaria Sula e anche per questo l'accaduto ci colpisce molto": a parlare con l'ANSA Maurizio Gambino, presidente dello Sporting Terni, la società di appartenenza del dirigente squalificato per avere rivolto a un'arbitra frasi con riferimento anche al femminicidio della studentessa. "Sicuramente, lo dico a titolo personale e come presidente dello Sporting Terni, ci dissociamo completamente" aggiunge.
"Non sono testimone diretto - spiega Gambino -, non ero presente al campo, ma chiedo alla giustizia sportiva, alla Procura federale e, se verrà interessata, alla Procura ordinaria di fare luce sull'accaduto e chiarire come sono andate le cose, anche nel pieno rispetto del diritto di difesa. Se fossi certo che un nostro giocatore, allenatore o dirigente avesse pronunciato una frase del genere, lo caccerei via immediatamente. Immaginare che un genitore (il dirigente squalificato è padre di un atleta dello Sporting Terni) possa dire certe parole, è inammissibile. Lo è ora, ma anche prima della tragica vicenda di Ilaria e in futuro".
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