Il Centro tutela consumatori
utenti (Ctcu) dell'Alto Adige ha intentato una class action
contro Meta per la fuga di dati Facebook. "Ad aprile 2021 si
scoprì che i dati di oltre 500 milioni di utenti Facebook di
tutto il mondo erano in vendita sul darknet. La fuga di dati ha
riguardato anche oltre 35 milioni di italiani, e sicuramente non
pochi altoatesini. Alcuni di essi, nel corso degli anni,
ripetutamente hanno chiesto informazioni sulla fuga di dati al
Centro Tutela Consumatori Utenti (Ctcu), che ha monitorato con
sguardo vigile lo svilupparsi della situazione legale in questo
periodo. I dati trafugati potrebbero essere utilizzati, tra
l'altro, per messaggi di spam, phishing o furto di identità", si
legge sul sito del Ctcu.
"Per tutelare i diritti dei consumatori altoatesini, il Ctcu
ha ora avviato una class action presso il Tribunale di Milano.
"In primo luogo, Meta dovrebbe impostare di default lo standard
più restrittivo per le impostazioni privacy", commenta Gunde
Bauhofer, direttrice del Ctcu. "L'impostazione predefinita
automatica, che rendeva alcuni dati ricercabili da "tutti", è
stata la causa principale della fuga di dati.
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