Ago, ditale e filo ritorto fiorentino. Anche il sindaco di Barberino Tavarnelle (Firenze), David Baroncelli ha deciso di andare a lezione di ricamo per imparare il punto Tavarnelle che un tempo, lanciato da Salvatore Ferragamo, ha scalato le vette della moda internazionale, oggi è strumento di socialità e saper fare grazie alla scuola di ricamo 'Impara l'arte con il Punto Tavarnelle', aperta ad ogni fascia di età e gratuita, alla sua terza edizione per trasmettere competenze e tecniche per realizzare il celebre merletto nato a inizio del secolo scorso. Cento le allieve già 'diplomate' dalla primavera 2024, oltre cinquanta le iscrizioni per la nuova edizione.
Baroncelli, al fianco della mamma Elisabetta, abile ricamatrice, ha deciso di cimentarsi frequentando l'accademia.
"Ho sempre respirato l'amore per il Punto Tavarnelle, il mio stesso corredo è costituito di manufatti realizzati dalla mamma e dalla nonna, mi sono chiesto un'infinità di volte come facessero a produrre con le loro piccole ma sapienti mani dei pizzi così belli, dalle linee e dai tratti così eleganti e complessi, dando vita a delle vere e proprie architetture in pizzo. Per me che ammiravo questa pratica con gli occhi di un adolescente erano come delle opere d'arte, pezzi unici che prendevano forma al capolinea di un tragitto mappato da un filo".
La scuola propone più percorsi, articolati in quattro diversi livelli (principianti, intermedio, avanzato, esperte), sotto la guida delle insegnanti Sabina Pelli, Franca Conforti e Maria Canocchi e da quest'anno Katiuscia Iacopozzi che da allieva è passata al ruolo di docente per il corso principianti.
"Ho deciso di iniziare anche io a ricamare - spiega il sindaco - per condividere ancora più nel profondo una passione che insieme alla nostra comunità abbiamo fatto riemergere dal passato. Lo sguardo curioso e attento, le espressioni di soddisfazione, la gioia e la bellezza delle relazioni, che nell'ultimo anno si sono costruite tra le corsiste, sono una realtà vera e contagiosa della quale essere fieri. Chi ricama, come amano ripetere le nostre merlettaie, si prende un tempo tutto per sé, che è quello della cura, dell'amicizia, della consapevolezza, di un tempo che favorisce l'allontanamento da ansie e preoccupazioni. E allora perché non provare? Rivolgo un invito a tutti i cittadini e le cittadine, giovani e adulti, soprattutto ai maschietti, ad immergersi in questa esperienza che ci rappresenta, come terra rispettosa delle radici, che custodisce ogni pietra, ogni valore della propria storia, e spero possa generare prospettive anche occupazionali per il futuro".
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