Il nido scavato
sulla spiaggia di Fetovaia, all'isola d'Elba (Livorno), l'8
agosto scorso e che, si spiega da Legambiente Arcipelago
Toscano, sembrava un tentativo fallito di nidificazione, ha
riservato invece belle sorprese: dopo la dozzina di tartarughine
nate all'alba del 21 ottobre altre nove hanno fatto capolino
dalla notte scorsa a partire dalle 1.30, con l'ultimo esemplare
che ha poi raggiunto il mare stamani.
Spiega Tatiana Segnini, una delle volontarie del Cigno Verde,
"Le prime sono uscite alla 1,30 e l'ultima è andata in mare
alle 3,10. Poi tutto calmo ed è cominciato a piovigginare».
Nonostante il maltempo i volontari coordinati da Isa Tonso,
responsabile del progetto tartarughe di Legambiente e Parco
nazionale Arcipelago toscano, "sono rimasti a sorvegliare il
nido - anche perché sulla spiaggia di Fetovaia scorrazza un
piccolo branco di cinghiali - e sono stati premiati per la loro
infreddolita pazienza: alle 7,23 dal nido si è faticosamente
affacciata un'altra tartarughina, la nona del 22 ottobre, che ha
faticosamente raggiunto il mare, fermandosi ogni tanto come per
ascoltare le onde nelle quali si è tuffata più di mezz'ora dopo
la sua emersione dalla sabbia".
Le tartarughine autunnali, rimaste nel nido più di 70 giorni,
spiega ancora Legambiente, "sembrano patire il calo di
temperature e sono più lente e 'spaesate' di quelle nate in
estate e anche i dati di emersione e percorrenza tra il nido e
il mare presi dai volontari di saranno molto utili sia per il
progetto europeo Life TurtleNest coordinato da Legambiente
nazionale e al quale partecipa anche Arpat come partner e anche
a livello regionale dove i dati confluiscono nel progetto NatNet
di Regione Toscana a cui partecipano attivamente le tre
Università di Pisa, Siena e Firenze insieme a Istituto
zooprofilattico e Arpat".
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