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World Press Photo, il bambino amputato a Gaza è foto dell'anno

World Press Photo, il bambino amputato a Gaza è foto dell'anno

Mahmoud Ajjour ha 9 anni, fuggiva da un attacco israeliano

ROMA, 17 aprile 2025, 13:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lo scatto realizzato dalla fotografa palestinese Samar Abu Elouf per il New York Times che ritrae Mahmoud Ajjour, un bambino gravemente ferito mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza, è la Photo of the Year del World Press Photo.

Samar Abu Elouf è stata evacuata da Gaza nel dicembre 2023. Ora vive nello stesso complesso residenziale di Mahmoud, a Doha, dove ha documentato le storie di alcuni dei pochi palestinesi gravemente feriti che, come lui, sono riusciti a uscire dalla Striscia per ricevere cure mediche.

Mahmoud Ajjour è rimasto gravemente ferito nel marzo 2024, mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza City. Si era voltato per incitare la famiglia a proseguire, quando un’esplosione gli ha amputato un braccio e devastato l’altro. L’intera famiglia è stata evacuata in Qatar dove, dopo un intervento medico, Mahmoud sta imparando a giocare con il telefono, scrivere e aprire le porte usando i piedi. Il sogno di Mahmoud è avere delle protesi e vivere la propria vita come qualunque altro bambino. Secondo le stime delle Nazioni Unite, a dicembre 2024 Gaza contava il più alto numero pro capite di bambini amputati al mondo.

“Questa - dice la direttrice esecutiva di World Press Photo, Joumana El Zein Khoury - è una foto silenziosa che parla con forza. Racconta la storia di un singolo bambino, ma anche di una guerra più ampia, le cui conseguenze si estenderanno per generazioni. Scorrendo il nostro archivio, nel 70/o anno di World Press Photo, mi trovo davanti a troppe immagini come questa. Sono profondamente grata ai fotografi che, nonostante i rischi personali e il peso emotivo, scelgono di documentare queste storie, permettendoci di comprendere, sentire empatia e trovare la motivazione per agire. Guardando ai prossimi 70 anni, World Press Photo continuerà a stare al fianco dei fotografi che rischiano tutto per mostrarci la verità”.

“La vita di questo bambino merita di essere compresa, e questa immagine riesce in ciò che il grande fotogiornalismo sa fare: offrire un punto d’accesso stratificato a una storia complessa, e spingere chi la osserva a soffermarsi su quella storia più a lungo. A mio parere, questa immagine di Samar Abu Elouf era chiaramente vincitrice fin dall’inizio” ha spiegato la presidente della giuria globale, Lucy Conticello, direttrice della fotografia per M, il magazine del weekend di Le Monde.Due fotografie sono state selezionate come finaliste, accanto alla vincitrice della Photo of the Year: Night Crossing - John Moore (United States, Getty Images) che ritrae alcuni migranti cinesi si scaldano sotto la pioggia fredda dopo aver attraversato il confine tra Stati Uniti e Messic. e Droughts in the Amazon - Musuk Nolte (Peru/Mexico, Panos Pictures, Bertha Foundation) dove un ragazzo porta del cibo a sua madre, che vive nel villaggio di Manacapuru. Le storie premiate saranno presentate a milioni di persone nell’ambito della mostra itinerante annuale di World Press Photo, che farà tappa in oltre 60 città in tutto il mondo. Molti altri milioni di persone le vedranno online.
   

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