In Brasile, il Consiglio
federale di medicina (Cfm), che stabilisce gli standard per i
medici in tutto la nazione sudamericana, ha innalzato da 16 a 18
anni l'età minima per accedere alla terapia ormonale necessaria
alla transizione di genere. L'organismo li aveva autorizzati a
partire dai 16 anni nel 2019, ma ora ha deciso di fare marcia
indietro con una nuova risoluzione, pubblicata ieri sulla
Gazzetta Ufficiale dell'Unione, che vieta i trattamenti per i
minori che non si identificano con il loro sesso di nascita
"prima dei 18 anni".
Il Cfm ha inoltre innalzato da 18 a 21 anni l'età minima per
gli interventi di riassegnazione sessuale "che comportano un
effetto potenzialmente sterilizzante".
Varie proposte di legge volte a introdurre pene detentive per
i medici che somministrano ormoni ai minori sono attualmente
all'esame del Congresso brasiliano, a maggioranza conservatrice.
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