Il presidente colombiano Gustavo
Petro ha scritto sul suo account ufficiale di X che "esiste una
lista nera di oppositori in Ecuador che sono perseguitati",
aggiungendo che "il governo della Colombia darà asilo a chiunque
arrivi sul suo territorio", e denunciando che "sono stati
arrestati osservatori elettorali colombiani".
La "lista nera" cui fa riferimento Petro pubblicata
dell'organizzazione Progressive International include nomi come
quello della rivale di Daniel Noboa alle presidenziali del 13
aprile scorso, Luisa González, di Alexis Mera, già responsabile
giuridico dell'ex presidente Rafael Correa e di Gustavo Borja,
candidato alla vicepresidenza insieme a González. Lo rende noto
il sito Infobae.
Petro aveva chiesto ieri a Daniel Noboa, del partito di
destra Azione Democratica Nazionale, di "consegnare i verbali di
ogni seggio" del ballottaggio tenutosi domenica 13 aprile, in
cui l'ecuadoriano è stato rieletto alla presidenza con un
vantaggio del 11,2% pari a 1.179.770 voti (con il 99,49% delle
schede scrutinate) su Luisa González, del partito di sinistra
Revolución Ciudadana vicino all'ex presidente Correa.
González non ha riconosciuto la vittoria di Noboa e ha
chiesto un riconteggio dei voti, appoggiata nelle sue
rivendicazioni da Petro che ieri aveva denunciato di avere
"ricevuto rapporti preoccupanti" dagli osservatori colombiani
inviati in Ecuador, chiedendo al governo di Quito i verbali
"affinché siano verificati"e non riconoscendo la vittoria di
Noboa.
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