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Nel primo giorno senza 'cepo' il peso argentino svaluta del 13%

Nel primo giorno senza 'cepo' il peso argentino svaluta del 13%

Milei rassicura, "l'inflazione non aumenterà"

BUENOS AIRES, 14 aprile 2025, 21:06

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Nel primo giorno in cui il mercato cambiario in Argentina ha operato senza restrizioni - dopo l'eliminazione del cosiddetto 'cepo' che impediva la libera compravendita di valute alle persone fisiche - la moneta argentina, il peso, ha registrato una svalutazione immediata di circa il 13%, passando dai 1097,5 pesos per dollaro di venerdì agli attuali 1230.
    Si tratta di una notizia parzialmente positiva per il governo di Javier Milei e le autorità monetarie che, in accordo con il Fondo Monetario Internazionale, hanno istituito una fascia di oscillazione tra i 1100 e i 1400 pesos oltre la quale scatterebbe un intervento della Banca Centrale.
    Il dato positivo è che il peso non ha puntato direttamente verso il tetto fissato di 1400 pesos e si è mantenuto in una quotazione intermedia. Quello negativo è che ad ogni modo si è registrata una svalutazione importante che, se confermata nei prossimi giorni e settimane, rischia di riversarsi sui prezzi andando ad alimentare un'inflazione che già con le restrizioni vigenti aveva dato allarmanti segnali di ripresa.
    In tale contesto il presidente Milei si è affrettato a rassicurare gli argentini che "non ci sono ragioni per cui l'apprezzamento del dollaro si riversi sui prezzi". E il leader ultraliberista in un'intervista televisiva rilasciata oggi in piena volatilità dei mercati ha fatto ricorso anche alla teoria monetarista secondo la quale "se io non aumento la quantità di denaro in circolazione non ci sono ragioni perché aumentino i prezzi".
    Al di là del mercato cambiario ad ogni modo le altre piazze finanziarie hanno reagito in modo positivo all'avvio della nuova fase del programma economico sotto l'ombrello dell'Fmi. L'indice della Borsa di Buenos Aires e i titoli delle principali società argentine quotate a Wall Street hanno segnato forti rialzi, e sulla stessa linea i titoli di Stato hanno recuperato gran parte del valore ceduto nelle ultime settimane con un conseguente calo anche del rischio paese.
   

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