In Umbria "l'effetto Airbnb è
ormai strutturale". Il dato emerge da un'analisi della Borsa
immobiliare della Camera di commercio.
A Perugia, Orvieto, Spoleto e Todi, sempre più proprietari
scelgono di destinare gli appartamenti al turismo breve. Un
bilocale ben posizionato può fruttare tra 135 e 170 euro a
notte. In campagna, soprattutto con piscina o vista panoramica,
si arriva fino a 810. Anche città meno turistiche come Terni o
Narni reggono: 85-130 euro per notte. Gli immobili ufficialmente
registrati come locazione turistica sono 2.960, ma gli operatori
stimano che il numero reale superi le 5.000 unità, includendo
anche gli affitti in nero o parzialmente dichiarati.
"Molti preferiscono lasciare la casa vuota piuttosto che
imbarcarsi in un affitto residenziale lungo" denuncia Paola
Berlenghini della Borsa immobiliare dell'Umbria. "Il turismo
breve - aggiunge - è più remunerativo, consente maggiore
rotazione e offre meno rischi legali. Ma così si svuotano i
centri storici e si perde il senso di comunità".
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