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Torna il premio Morrione nel segno di un'informazione libera

Torna il premio Morrione nel segno di un'informazione libera

Presentati i cinque progetti finalisti dell'11/a edizione

ROMA, 15 marzo 2022, 19:47

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"C'è con questo premio una straordinaria comunità raccolta intorno al nome e i semi lasciati da Morrione, sempre per un'informazione libera e critica. Ricordo Roberto sempre vigile e appassionato, dalla parte della costituzione, della popolazione e della dignità della persona. In questi giorni di guerra sarebbe stato dalla parte degli invasi, ma sempre attento a darci tutte le informazioni e ogni pensiero critico". Lo dice in un videomessaggio Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi e della giuria del premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo, riservato a partecipanti under 30, del quale sono stati annunciati i finalisti dell'11/a edizione. Il riconoscimento, intitolato al giornalista Rai scomparso nel 2011, fondatore di Rainews24 e di Libera Informazione, vuole fornire gli strumenti (anche affiancando ai giovani giornalisti dei tutor) per realizzare inchieste rilevanti per la vita politica, sociale, economica e culturale italiana o europea. La giuria ha selezionato quest'anno cinque progetti, proposti da 13 autrici e autori, scelti tra i 60 partecipanti. Fra le novità l'introduzione di una categoria dedicata ai radio-podcast d'inchiesta in partnership con Rai Radio 1 e RaiPlay Sound ("è il coronamento di una realtà informativa sempre più forte" commenta il direttore di Rai Radio1 e Giornale Radio Andrea Vianello). I finalisti 2022 sono: Francesco Boscarol, Ludovica Iacovacci, Priscilla Ruggiero (categoria video inchiesta), che avranno come tutor Maria Cuffaro del Tg3; Cecilia Fasciani, Andrea Giagnorio, Sofia Nardacchione (video inchiesta), per i quali saranno tutor Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini di Report; Marika Ikonomu, Alessandro Leone, Simone Manda (video inchiesta) con tutor Sacha Biazzo di Fanpage.it; Francesco Tedeschi (radio-podcast d'inchiesta) affiancato come tutor da Arcangelo Ferri di Radio 1 Rai; Margherita Capacci, Ludovica Meacci, Sofia Turati (inchiesta multimediale) con Francesco Piccinini di Deepinto.net come tutor. A ciascun progetto finalista viene assegnato un contributo iniziale di 4 mila euro da impiegare nello sviluppo e nella produzione dell'inchiesta. Un premio finale di 2 mila euro andrà all'inchiesta migliore di questa edizione. A Torino dal 27 al 29 ottobre le giornate della premiazione. La video inchiesta vincitrice sarà trasmessa da Rainews24, il podcast d'inchiesta da Radio Rai 1 e RaiPlay Sound. "Questo premio è prima di tutto una comunità con un'etica formata da professionisti con una loro morale. Ad esempio, quattro dei nostri ex finalisti sono partiti per l'Ucraina. Hanno sentito il dovere di andare a vedere cosa è successo, ma anche di cercare di dare un aiuto sul campo. Questo ci inorgoglisce" spiega Mara Filippi Morrione, vedova del giornalista e portavoce del premio. Per Paolo Petrecca, direttore Rainews24, nel canale all news della Rai, "è rimasta molto l'impronta di Morrione, di un lavoro improntato all'inchiesta e all'investigazione, un impegno che vediamo quanto sia prezioso ancor più in questi giorni di guerra. E' una strada che proseguiamo anche con la multimedialità, basti pensare al lavoro che stanno facendo colleghi come Ilario Piagnerelli e Emma Farnè in Ucraina. Alla base di tutto ci deve essere il dovere di informare, sempre sostenuto da Morrione e da colleghi come Ilaria Alpi. E' importante andare a fondo e non tacere". La differenza nel lavoro di giornalista la fa "l'approfondimento delle fonti e del contesto. Il servizio pubblico non ha mai abbandonato il giornalismo d'inchiesta ma ne serve di più - dice Lidia Galeazzo dell'Esecutivo Usigrai - Mi auguro che la Rai non tagli quegli spazi e quelli di tutta l'informazione. Ancora di più con la guerra c'è grande bisogno di approfondimenti, non bastano i tweet o 50 secondi".

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