Era stata trafugata tra il 1977 e
il 1978. Dopo quasi quarant'anni torna a casa la testa di Ade,
la preziosa scultura del IV secolo avanti Cristo restituita alla
Sicilia dal Paul Getty museum di Malibù. Da mercoledì prossimo
Ade sarà in mostra al museo di Aidone, in provincia di Enna,
vicino alla grande statua della dea Demetra e agli acroliti di
Morgantina. La scelta di riunire i tre pezzi pregiati del museo
non serve solo a riportarli al contesto storico e artistico di
provenienza ma rimarca anche un destino comune: la dea, gli
acroliti e la testa di Ade erano stati trafugati a Morgantina,
acquistati dai musei americani e, a partire dal 2009, restituiti
e riportati nel loro sito naturale.
Ade è l'ultimo arrivato. La scultura, una testa piena di
riccioli rossi e un volto con la barba azzurra increspata, era
stata acquista dal Getty nel 1985. Il museo aveva versato circa
500 mila dollari al magnate americano Maurice Tempelsman,
l'ultimo compagno di Jacqueline Kennedy. Alla statua mancava un
ricciolo. Due studiose siciliane, Lucia Ferruzza e Serena
Raffiotta, lo hanno riconosciuto in un pezzo recuperato dai
carabinieri nel sito dello scavo, il santuario di Demetra e Kore
in contrada San Francesco Bisconti, a Morgantina. Un archeologo
americano ha poi ritrovato altri tre riccioli: insieme con
quello scoperto in precedenza sono stati messi a confronto con
la testa. E' stato così possibile risalire con assoluta certezza
alla provenienza della scultura.
Al rientro da Malibù il reperto è stato sequestrato, e ora
dissequestrato, dalla Procura di Enna. Una volta restituito alla
Regione siciliana, l'assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio
ha deciso con la direttrice del polo museale ennese, Giovanna
Susan, l'esposizione permanente della scultura nel museo di
Aidone.
"E' un recupero - ha detto Vermiglio - di grande rilievo che,
come gli acroliti, gli argenti della casa di Eupolemos e la
statua di Demetra restituiti dai musei americani, testimonia il
lavoro sinergico condotto dalle istituzioni preposte alla tutela
e alla sicurezza del nostro patrimonio".
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